A causa di un livello di clorato ritenuto troppo alto sono state rimosse dal commercio bottiglie e lattina di Coca Cola e altre bibite
La Coca Cola è probabilmente una delle bevande più importanti e diffuse in tutto il mondo. Apprezzata per la sua miscela segreta, negli anni è riuscita a conquistarsi un ruolo primario nel suo mercato, diventando probabilmente un vero e proprio punto di riferimento per i grandi produttori che ambiscono a numeri simili.
Dietro il segreto della Coca Cola, però, non c’è solamente il gusto o la bevanda in sé. Ma molto di più. Negli ultimi decenni è diventata anche un simbolo nella cultura mondiale. Probabilmente anche per merito delle campagne pubblicitarie che sono diventate memorabili, creando in qualche modo anche un legame diretto con i suoi consumatori.
La Coca Cola nel tempo è diventata simbolo di famiglia, felicità e serenità, dando qualcosa in più di un semplice drink dissetante e dal gusto straordinariamente buono. Un’icona che, però, insieme ad altre simili e altrettanto famose bevande sta attraversando un momento particolare e complicato.
Negli ultimi giorni, infatti, sono state ritirate molte bottiglie e lattine di vetro perché all’interno contengono, stando ad alcune analisi, un livello troppo elevato di clorato. Tra queste ci sarebbero Fuze Tea, Fanta, Nalu, Minute Maid, Coca Cola, Sprite, Tropico e Royal Bliss, tutte contraddistinte da un codice di produzione che va da 328 GE a 338 GE.
Il ritiro e il punto di Coca Cola
Questo è quanto sta avvenendo in Belgio, più precisamente nello stabilimento della città di Gand, dove queste bottiglie di vetro e lattine di alluminio sono state prodotte tra il 23 novembre e il 3 dicembre 2024. Il codice sopracitato, sarà fondamentale per riconoscere quelle lattine che, prodotte, sono già state vendute.
Questo si trova sotto la data di scadenza: quindi sul fondo di una lattina o, nel caso di una bottiglia di vetro, sull’involucro. I media locali hanno informato che, qualora, qualcuno fosse in possesso di una di queste lattine, allora a quel punto potrebbe restituirla a un punto vendita, ottenendo indietro la sua spesa.
Tuttavia, secondo quanto fa sapere Coca-Cola, la maggior parte dei prodotti interessati e invenduti sono già stati rimossi dagli scaffali dei negozi. Per quanto riguarda quelli, invece, che già sono stati acquistati da consumatori, al riguardo l’azienda non è espressa, evitando di svelare le stime.
Secondo Coca Cola, infatti, sarebbe ancora troppo presto anche per fare stime sull’impatto finanziario del ritiro. In tal senso, un portavoce dell’azienda ha confermato: “Continuiamo ad agire per rimuovere tutti i prodotti rimanenti dal mercato. Questo ritiro serve principalmente a riavere i prodotti interessati dai consumatori”.