Il sacerdote che ha celebrato il funerale di Giovanna Pedretti ha mandato un messaggio che pare colpire proprio Lorenzo Biagiarelli e Selvaggia Lucarelli
La triste vicenda che si è conclusa con il suicidio di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano che aveva fatto parlare di sé per una recensione al suo locale con commenti abilisti e omofobi che, per Lorenzo Biagiarelli e Selvaggia Lucarelli, aveva scritto direttamente lei, fa ancora discutere.
Lunedì mattina, infatti, davanti a un migliaio di persone, si è celebrato il funerale della donna, con il sacerdote, don Enzo Raimondi, che nella sua omelia ha voluto esprimere un pensiero molto forte su quello che è accaduto nella cittadina di provincia in cui lui è parroco.
Quando la bara è arrivata in chiesa, il prete ha subito ricordato che “non è il clamore mediatico che ci riunisce, ma l’amicizia con Giovanna e la vicinanza ai famigliari”, e poi ha spiegato che nella vicenda “c’è il giudizio sommario, senza appello, senza misericordia, di chi parla senza sapere, senza conoscere. Il rincorrersi, senza alcun filtro, dei sospetti, pesanti come macigni. Costruiti per soddisfare i pruriti di gente ormai frustrata al punto da bramare la narrazione delle disgrazie altrui. Dove il teorema da dimostrare, il dubbio da alimentare è che anche dove c’è del bene si nasconde, alla fine, un interesse, un tornaconto. Facendo così diventare le ombre tenebra”.
L’omelia del sacerdote durante le esequie di Giovanna Pedretti tocca il cuore
Per lui è più la lingua che la spada a uccidere e quindi, si è chiesto, come si possa impedire “ai leoni da tastiera di riversare impunemente il loro odio, dimenticando il potere distruttivo che possono avere anche semplici parole”.
Da una parte c’è la famiglia e chi le ha voluto bene e la conosceva personalmente, dall’altra, ha concluso, “l’invadenza, l’insistenza. L’arroganza di chi crede di poter distruggere e poi restituire la stima e la dignità di qualcuno ma che, in realtà, non ha avuto nessuna possibilità di far vacillare chi ha conosciuto Giovanna, nel credere alla sua acclarata onestà e generosità”.
All’uscita dalla chiesa, un altro messaggio ha atteso i giornalisti: un grande striscione ha voluto ribadire di rispettare il momento di dolore che la famiglia sta provando che, dal canto suo, ha chiesto a chi voleva esprimere vicinanza di fare beneficenza.
