Nelle scorse ore Antitrust e Anac hanno rinnovato il protocollo per incrementare il contrasto alla corruzione nella Pubblica amministrazione.
Nel documento anche numerose misure di prevenzione. A siglare il protocollo d’intesa sono stati il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm o Antitrust) Roberto Rustichelli, ed il presidente dell’Autorità Anticorruzione (Anac) Giuseppe Busìa, presso la sede dell’Agcm. L’obiettivo, come già accennato, è di incrementare l’efficienza e l’efficacia complessiva delle misure di prevenzione e contrasto della corruzione nella Pubblica Amministrazione. L’accordo rinnova e integra quello precedente del 2014.
Con il nuovo protocollo l’Antitrust segnalerà ad Anac presunti fenomeni di alterazione delle regole e delle procedure di gara che emergano nel corso dello svolgimento della propria attività istituzionale riguardanti ipotesi di collusione tra imprese per la partecipazione ad appalti pubblici. Anac, a sua volta, segnalerà ad Agcm, compatibilmente con eventuali indagini dell’Autorità giudiziaria, presunti fenomeni collusivi di cui emerga notizia nel corso dello svolgimento della propria attività o in seguito a specifiche segnalazioni di imprese o stazioni appaltanti.
Inoltre, Agcm e Anac si impegnano a collaborare e a scambiarsi informazioni ai fini dell’esercizio dei poteri di rispettiva competenza in materia di contratti pubblici, nonché di affidamento e di gestione dei servizi pubblici locali. Per incrementare le segnalazioni su possibili fenomeni di collusione tra imprese nella partecipazione ad appalti pubblici, Anac si assume il compito di svolgere, anche insieme ad Agcm, presso le stazioni appaltanti, attività volte a promuovere l’individuazione di criticità concorrenziali nel settore degli appalti pubblici.
Le due Autorità si impegnano a prevedere forme di scambio di informazioni tramite la Piattaforma nazionale dati, nonché a definire la tipologia e la qualità delle informazioni che saranno scambiate. Si prevede poi la possibilità di sperimentare modelli di test diagnostici per evidenziare i casi di sospetta collusione tra imprese. Nell’ambito del procedimento di attribuzione del rating di legalità, Anac e Agcm collaborano nell’applicazione del Regolamento attuativo in materia di rating di legalità adottato con delibera dell’Agcm del 14 novembre 2012, e successive modifiche.
Ciò anche al fine di promuovere un maggiore utilizzo del rating stesso e cooperano per la gestione delle segnalazioni whistleblowing. In base al protocollo firmato, Agcm e Anac potranno infine cooperare nell’ambito dei processi di digitalizzazione e dematerializzazione, per la condivisione e la diffusione di tecnologie per il trattamento di open data e la realizzazione di analytics così da valorizzare i dati di cui dispongono.
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