Arriva l’ultima e terribile previsione da parte del divulgatore scientifico Stepehn Hawking in merito alla fine del mondo: “Oramai manca veramente poco”
Ci aveva visto giusto, inutile negarlo. Le sue previsioni (che poi si sono realizzate) lo hanno fatto diventare come uno dei celebri astrofisici, matematici e divulgatori scientifici più conosciuto in tutto il mondo. Da come avete ben potuto intuire dall’immagine stiamo parlando di Stephen Hawking. Le sue affermazioni sul mondo non sono affatto passate inosservate. Anche perché, come annunciato in precedenza, quello che ha rivelato in passato alla fine si è concretizzato per davvero.
Un esempio su tutti? Nel 2001 aveva annunciato che sarebbe arrivato sulla terra un virus che avrebbe messo in difficoltà l’essere umano. 19 anni dopo, infatti, il Covid (attualmente in circolazione ma molto meno aggressivo rispetto a più di tre anni fa) ha cambiato per sempre la nostra vita. Stesso discorso vale anche per l’arrivo delle macchine elettriche (che stanno già causando non pochi problemi e polemiche). Nel frattempo, però, non è affatto finita qui visto che arriva un’ultima e preoccupante previsione.
Parole che sono arrivate poco prima della sua morte datata 14 marzo del 2018. In quel caso si era soffermato sulla fine del mondo. Il noto fisico del Regno Unito aveva annunciato che la terra avrebbe potuto autodistruggersi in meno di 600 anni. Motivo? Lo stesso Hawking vedeva la crescita della popolazione ed un conseguente aumento del consumo di energia come una delle cause più importanti a ciò.
Questi fattori che, secondo lo scientifico, avrebbero portato alla trasformazione della terra in una vera e propria grande palla di fuoco. Con temperature così alte da non lasciare scampo a nessuno. Tanto è vero che ne parlò durante una convention che si verificò in Cina, precisamente a Pechino, nel 2017. In quella occasione partecipò in videocollegamento e si pronunciò sul fatto che la terra potesse essere distrutta per un motivo molto importante.
Queste furono le sue parole: “La terra può essere distrutta per via dell’avidità da parte degli esseri umani. Non solo: anche da parte di chi, in maniera goffa, vive sul nostro pianeta”. Non c’è assolutamente che dire: si tratta di una previsione preoccupante. Tanto è vero che le sue parole lo portarono ad un appello agli investitori per sostenere i suoi piani di viaggiare verso la stella più vicina al di fuori del nostro sistema solare. Con la speranza di individuare un pianeta dove si può vivere in maniera tranquilla.
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