Il lupo è ritornato nel Vecchio Continente. Il numeri che arrivano dal report dell’Unione Europea parlano chiaro e l’Italia si piazza in testa alla speciale classifica.
Dopo anni di assenza, il lupo è ritornato a comandare in Europa. Secondo l’ultimo report dell’Unione Europea, sono oltre 20mila gli esemplari presenti nel Vecchio Continente. Vivono in branchi e si riproducono. Questo dovrebbe portare ad una crescita dei numeri in futuro.
Numeri che hanno portato la Commissione a portare lo status del lupo da rigidamente protetto e protetto. Naturalmente sono in corso tutte le valutazioni del caso e non possiamo escludere in futuro un nuovo cambio considerando le cifre.
L’Italia in vetta alla classifica
In vetta a questa speciale classifica c’è l’Italia. Sono oltre tremila gli esemplari presenti nel nostro Paese anche se non si ha un numero preciso considerando le incertezze sul conteggio. Subito dietro troviamo Romania e Spagna. Completano la graduatoria Polonia, Germania, Grecia.
Naturalmente sono numeri destinati a crescere considerando che i lupi vivono in branco e si riproducono. I prossimi report serviranno a confermare oppure smentire le ipotesi sull’aumento della presenza di questi animali presenti nel nostro Paese.
I rischi per l’uomo
Ma quali sono i rischi per l’uomo? Nel rapporto è precisato che questi non sono pari a zero e per questo motivo bisogna sempre prestare la massima attenzione. Per consentire una maggiore sicurezza delle persone si è deciso di sviluppare alcuni protocollo specifici per affrontare il problema degli animali coraggiosi.
Discorso diverso, invece, per quanto riguarda il bestiame. Sono molti i lupi che hanno distrutto altri animali. Se parliamo, invece, dell’orso bruno, il padrone dei boschi può essere una risorsa molto importante. Per questo motivo, come ogni cosa, il ritorno del lupo nel Vecchio Continente ha dei pro e dei contro.