L’uomo aveva cinquantacinque anni era tornato in Italia dopo essere stato in Congo per un viaggio e aveva sintomi collegati con la malattia
Una malattia che sta mettendo agitazione e apprensione. E neanche poco. Già perché dal Congo arrivano da diversi mesi parecchie notifiche su un virus che sta girando e che non si conosce bene la portata e la gravità, ma quando dallo stesso paese un italiano torna, accusa sintomi simili e muore, allora l’allerta è massimo.
Una persona era andato in Africa per un viaggio tra il piacere e il lavoro, ma quando è tornato non si sentiva bene, si è trascurato e purtroppo non ce l’ha fatta, probabilmente perché ha trascurato quello che aveva oppure pensava di avere un po’ d’influenza, ma le è stata fatale.
Era sull’aereo che lo riportava in Italia dal Congo e, a quanto si apprende, aveva già la febbre, non stava bene. I sintomi erano gli stessi della malattia che gira da qualche mese in Congo. E’ tornato in Italia, nella sua casa ma una volta entrato non è più uscito, stava troppo male ed è stato trovato senza vita dalla figlia che provava a rintracciarlo da giorni.
Una storia tremenda. Si chiamava Andrea Poloni, aveva 55 anni ed era di Treviso e la sua situazione sta venendo analizzata nel dettaglio in queste ore dal ministero alla Salute e dall’Istituto superiore di Sanità che sono stati allertati dalla Regione Veneto. La nota positiva nella sua tragicità starebbe che ci sarebbero diversi motivi per pensare che non ci siano collegamenti con la “famosa” malattia che sta girando in Congo.
I dati positivi sono dettati dal fatto che si ritenga difficile il collegamento tra la patologia che ha ucciso l’uomo e quella diffusa nel sudovest del Paese africano, ma si stanno facendo tanti accertamenti e soprattutto studiando nel dettaglio tutti gli spostamenti dell’uomo, senza tralasciare alcun dettaglio.
In queste ore il Congo ha annunciato che contagi e morti sarebbero legati a una forma di malaria e a questo punto si aspetta che l’Oms dica una parola definitiva. Per adesso l’Organizzazione mondiale della sanità parla di accertamenti ancora in corso.
L’uomo si chiamava Andrea Poloni, aveva 55 anni, e aveva sfruttato l’occasione per andare in vacanza in Congo con la sua attuale compagna che è di quel Paese, tanto che per l’occasione non è rientrata con lui l’uomo ma è rimasta in Congo. Poloni come professione faceva l’elettricista, ma aveva anche la passione della coltivazione della canapa ma anche per le energie rinnovabili e cercare delle soluzioni.
Separato dalla prima moglie e padre di una figlia di 21 anni, Andrea Poloni attualmente stava insieme con Carol Yanga Ilako, congolese d’origine ma residente da anni a Quero, in provincia di Belluno. Quando è arrivato a casa, ha deciso di non recarsi in ospedale o in altre strutture sanitarie ma di curarsi da solo quella febbre, che ha superato anche i 39°.
Non risulta che abbia seguito alcuna terapia farmacologica, secondo alcune testimonianze avrebbe usato delle erbe. La figlia avrebbe avuto contatti con lui a distanza, restando fuori dalla porta quando lo invitava a farsi visitare da un medico, senza convincerlo. L’altro ieri, visto che non rispondeva, è entrata nell’appartamento e lo ha trovato senza vita, con sangue dal naso e dalla bocca. A quel punto è scattato l’allarme all’azienda sanitaria, che ha fatto vari prelievi per capire quale malattia abbia causato il decesso.
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