In queste ore si sono chiusi i viaggi di Goletta Verde e Goletta dei Laghi: Legambiente ha tracciato un quadro della salute di laghi e mare.
Sarebbero in particolare la cattiva depurazione, gli scarichi abusivi, l’inquinamento e la crisi climatica a minacciare mare e laghi. Nel bilancio, infatti, anche le piogge intense che mettono sotto pressione i sistemi di depurazione. Tra luglio ed agosto Goletta Verde e Goletta dei Laghi hanno attraversato 19 regioni campionando 394 punti. Il 36% di essi è stato giudicato complessivamente “oltre il limite” con 101 punti che hanno ricevuto il giudizio di “Fortemente inquinato” e 39 di “Inquinato”.
Legambiente ha presentato oggi a Roma il bilancio finale delle sue campagne estive Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2024, giunte rispettivamente alla 38esima e 19esima edizione. Le due campagne quest’estate hanno monitorato lo stato di salute del Mediterraneo e dei bacini lacustri grazie ad oltre 200 volontari e volontarie di regionali e circoli. A preoccupare è soprattutto lo stato di salute del mare. Legambiente ha registrato un punto inquinato ogni 76 km di costa.
Il trend dei punti oltre il limite è in crescita, seppur lenta: dal 31% del 2022, al 36% del 2023 fino al 37% di quest’anno. Foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano i punti critici. Migliori invece i risultati dei campioni prelevati nelle acque lacustri e marine sia in aree di maggior afflusso di bagnanti sia in prossimità di punti critici. Solo il 14% dei campioni hanno ricevuto un giudizio negativo. Quest’anno anche 18 osservati speciali (14 lungo la costa e 4 nei laghi Maggiore, Orta, Trasimeno e Bolsena).
Si tratta di punti storicamente critici dove Legambiente, tra marzo e giugno, ha ripetuto in media 3 prelievi aggiuntivi a quello ufficiale previsto durante il passaggio delle campagne. Su 45 campioni, 32 lungo la costa e 13 nei laghi, il 69% ha mostrato concentrazioni al di sopra dei limiti di legge anche nei mesi precedenti al periodo estivo. Legambiente valuterà se ci sono i presupposti per fare esposti alle autorità competenti e chiedere maggiori monitoraggi e controlli. Come già accennato, tra le minacce preoccupa anche l’accelerata della crisi climatica nel 2024.
“Anche quest’anno Goletta Verde e dei laghi, insieme agli osservati speciali – ha commentato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – ci ricordano come i fiumi ed i canali che si immettono in mare e nei laghi possano essere veicolo di inquinamento dovuto ad una cattiva o assente depurazione. Un tallone d’Achille del nostro Paese che ha già pagato sanzioni pecuniarie per oltre 142 milioni di euro. Per questo oggi lanciamo la proposta di un piano nazionale”. La proposta prevede un piano nazionale per la tutela di mare e laghi che abbia al centro l’ammodernamento e il completamento del sistema di depurazione, l’applicazione dei piani di adattamento al clima, più aree protette entro il 2030 e una virata decisa verso le rinnovabili e l’eolico offshore.
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