Matteo Falcinelli, la nota della polizia non convince: “Ecco perché l’abbiamo incaprettato”

Aggressione Matteo Falcinelli, la nota della polizia di Miami non convince affatto: “Ecco perché l’abbiamo incaprettato”

Una delle vicende che sta tenendo con il fiato sospeso il nostro Paese è senza dubbio quella che vede come vittima Matteo Falcinelli. Ovvero lo studente di 25 anni aggredito violentemente negli Stati Uniti D’America, da parte della polizia di Miami, all’esterno di un locale. Ci sono tantissimi dubbi e domande sulla aggressione che ha subito e, soprattutto, sul modo in cui è stato “incaprettato” da parte delle autorità.

La nota della polizia di Miami
Aggressione Matteo Falcinelli (Ansa Foto) Cityrumors.it

Un metodo che, tra l’altro, è assolutamente vietato da almeno una decina di dipartimenti della polizia del Paese. Stiamo parlando, appunto, del metodo “Hogtie“. Lo stesso che è stato dichiarato potenzialmente letale dal dipartimento di Giustizia dagli anni ’90 per via della sua “sicurezza“. La “City of North Miami Beach“, in una nota ripresa da media e fonti americane, annunciato che “la decisione di legarlo è stata presa per la sua sicurezza” visto che il 25enne continuava a battere la testa contro la porta della cella.

Miami, aggressione Matteo Falcinelli: la nota della polizia lascia dubbi

Questo il continuo del comunicato della polizia di Miami che, comunque, continua a lasciare molti dubbi il nostro Paese: “La North Miami Beach Police ha agito in accordo con gli standard dello Stato e le regole del dipartimento”. Una violenza che è stata ripresa, appunto, dalla bodycam dei poliziotti che mostrerebbero il giovane comportarsi “in maniera aggressiva nei confronti della polizia” nel momento dell’arresto e, soprattutto, mentre veniva trasportato dietro le sbarre.

La nota della polizia di Miami
Aggressione Matteo Falcinelli (Ansa Foto) Cityrumors.it

Non è finita qui visto che nella nota è stato precisato che l’italiano è stato tenuto legato per almeno 13 minuti e che, in tutto quell’arco di tempo, la sua situazione è stata sempre monitorata. In conclusione gli agenti affermano che hanno tentato di prestargli le cure mediche per il taglio al volto che si era procurato durante l’aggressione. Ferita che si sarebbe provocato colpendo con la teste le sbarre all’interno dell’auto della polizia dopo l’arresto.

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