Con il traguardo dei famigerati cento giorni, è ufficialmente scattato il countdown per la maturità e i ragazzi si preparano all’appuntamento della prima prova scritta
Una volta era l’ultimo segnale di tregua prima della tempesta tra ansia e paura per l’avvicinarsi sempre più inesorabile della fatidica prima prova scritta del tema d’italiano. E allora si prendeva il coraggio di marinare la scuola per esorcizzare il momento e tutta la classe compatta andava a trascorrere un ultimo giorno spensierato al mare, in un casolare di campagna, prestato per l’occasione dal nonno di qualche alunno, magari in riva al lago, l’importante era divertirsi per preparare meglio la “volata” finale.
La maturità 2024 avrà inizio mercoledì 19 giugno alle ore 8.30 con la prima prova di italiano, la cui “traccia” sarà comune a tutti gli indirizzi di studio: come accade da tempo, ogni aspirante al diploma di scuola secondaria superiore potrà scegliere tra un ventaglio di proposte che vanno dal tema di attualità a quello storico, passando per l’analisi di un testo letterario fino all’articolo giornalistico. Poi, il giorno successivo, ogni indirizzo scolastico avrà la seconda prova dedicata.
Quest’anno i 100 giorni alla maturità 2024 sono arrivati precisamente lunedì 11 marzo scorso e tutti i maturandi hanno avuto modo di celebrare a modo loro questo importante momento di passaggio. Da questo giorno infatti è ufficialmente scattato il conto alla rovescia per l’esame di Stato che il 19 giugno decreterà la fine del ciclo scolastico obbligatorio. I 100 giorni sono da sempre un momento iconico per ragazzi delle quinte classi, un momento che probabilmente negli ultimi anni ha perso quella valenza goliardica e ludica che portava l’intera scolaresca in gita fuori porta per l’intera giornata, forse perchè sono cambiati i tempi e la maggiore libertà che adesso hanno i ragazzi impedisce loro di godersi la giornata di “libertà”, semplicemente perchè di libertà ne godono fin troppa dai primi anni di liceo, a prescindere. Ma resta comunque, se vogliamo, un rito anche scaramantico, sicuramente un giorno per organizzare con l’intera classe un momento da ricordare per sempre. Di solito era la gita al mare, per le città che lo avevano non troppo lontano, oppure la casa in campagna, l’importante era fare qualcosa di diverso tutti insieme.
Ogni regione, ogni città ha la propria usanza per trascorrere i famigerati 100 giorni, ma sicuramente per tutti l’organizzazione è cominciata molto prima, con la famosa scatola di scarpe decorata per l’occasione con cui andare in giro per le classi e per la città, e che avrà garantito un bel bottino per poter passare la giornata fatidica tutti insieme. Un’usanza, quella di far scattare l’ultimo countdown, che ha un’origine militare, cameratesca. Tra i commilitoni di qualsiasi arma infatti, si cominciava a tenere il conto dei giorni, festeggiando in maniera particolare proprio i100 giorni alla fine dei corsi, prima del ritorno a casa e alla vita civile. Dai 100 giorni della fine della carriera militare ai 100 giorni agli esami di Maturità, che rappresentano la fine della carriera scolastica degli studenti italiani, il passo è stato breve. Forse negli ultimi anni questo rito ha perso un po’ della sua forza, i tempi sono cambiati, ma resta comunque il fascino e il ricordo di una giornata trascorsa per l’ultima volta davvero tutti insieme prima dello sciogliete le righe rappresentato da quell’esame che metterà fine al percorso scolastico e che costringerà ogni ragazzo a capire cosa vorrà davvero fare da grande.
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