Meloni- Salvini e pure il presidente della Camera Fontana. Pomeriggio di “colloqui conviviali” in masseria a Ceglie Messapica tra premier e vicepremier. Poi la telefonata a Tajani per darsi appuntamento tutti e tre a Roma il prossimo 30 agosto. Di quali dossier di discuterà?
Burraco e politica. Sempre intorno ad un tavolo si “giocano”. Se poi intorno a quello stesso tavolo siedono protagonisti eccellenti, la posta si alza, ma magari la vincita non viene incassata subito. Perchè per chiudere la “scala” c’è tempo fino alla prossima occasione.
E’ metaforicamente quello che è accaduto e che potrebbe accadere tra la giornata di ieri e quella del prossimo 30 agosto, quando Meloni, Salvini e Tajani si ritroveranno nella Capitale per “giocare a carte meno coperte” e raggiungere un’intesa su principali dossier politici intorno ai quali la maggioranza discute e in parte si divide da mesi: le nomina Ue, ma anche il nodo delle nomine Rai e la prossima manovra che il governo dovrà varare.
Tutto parte da ieri, con evidenti manovre di avvicinamento avviate da tempo e rivelate o anticipate pure da qualche quotidiano, quando il presidente del Consiglio Giorgia Meloni accoglie nella masseria pugliese scelta per trascorrere le proprie vacanze insieme a figlia, ex compagno, sorella Arianna e cognato-ministro Lollobrigida, il vicepremier nonchè ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Che Salvini avrebbe passato qualche giorno in Salento era cosa risaputa, e quindi, in una ipotetica agenda giornalistica era stata inserita la possibilità che i due big della politica si vedessero. E alla fine Meloni a Ceglie Messapica, tra un tuffo in piscina, un aperitivo e una partita di burraco, si è trovata a tu per tu col segretario della Lega. Ad accompagnarlo come sempre, anche la compagna Francesca Verdini definita ottima giocatrice di carte e appassionata appunto di Burraco. A sorpresa nella masseria si è presentato anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Voleva forse sincerarsi, che con la ripresa dei lavori d’aula a settembre, l’ingorgo dei decreti da approvare, venga reso più fluido.
Meloni-Salvini, “colloqui conviviali” in masseria. Il 30 agosto vertice a tre con Tajani
Parlando con l’agenzia Ansa, Meloni ha definito il pomeriggio a metà tra relax e lavoro di “colloqui conviviali” durante il quale, è stato fatto sapere, è scattata anche la telefonata ad Antonio Tajani. L’altro vicepremier ha deciso di restare al fresco di Fiuggi per le sue vacanze in compagnia degli amati nipoti. Una telefonata dunque dal sapore riparatorio? Meglio non far sentire “isolato” il ministro degli Esteri che appunto presenzierà con Meloni e Salvini il vertice del 30 agosto. Questo sì dal tenore più ufficiale, perchè come detto, da quel momento si entrerà nel merito di diverse questioni aperte a partire dall’Europa. Col presidente del Consiglio, che anche in questi giorni di vacanza, non molla la presa sulla scelta del commissario europeo. Saldo in pista è Raffaele Fitto. Anche se per lo stesso ruolo circola pure il nome di Elisabetta Belloni, diplomatica e direttrice del dipartimento informazione per la sicurezza del governo, insieme a quello di Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica con Mario Draghi e attuale ad di Leonardo. Quali i fattori intorno ai quali verterà la scelta? Il ruolo dell’Italia come paese fondatore dell’Ue e il posizionamento della Francia di Emmanuel Macron, della Germania di Olaf Scholz e della Polonia di Donald Tusk. Meloni su questo lavora sotto traccia e vuole dunque Fitto con deleghe forti, come quella per la la gestione del Pnrr.
Non solo Europa però al tavolo del vertice di fine agosto, anche tanta Rai. Nessuna intesa ancora raggiunta dentro la maggioranza con le nuove nomine osteggiate dal leader delle Lega. Meloni- Salvini- Tajani dovranno affrontare anche la sfida legata alla prossima manovra finanziaria, in base alle regole del nuovo Patto di stabilità. E ancora pensioni, legge sulla cittadinanza, giustizia e soprattutto carceri. Ma la domenica in masseria è stata funestata, fronte Meloni, in particolar modo, dal neo caso politico: quello fatto scoppiare dal direttore de il Giornale Sallusti, sulla sorella della premier Arianna, attesa forse ad un’inchiesta per traffico di influenze per aver partecipato a tavoli politici il cui tema era quello delle nomine Rai. L’estate rovente, complice le piogge che si sono abbattute in queste ore sull’ Italia intera, probabilmente ci sta salutando. La politica d’autunno viaggerà però su temperature altrettanto proibitive.