La Commissione europea ha pubblicato la Relazione annuale sullo stato di diritto dell’Europa e la Premier non ha gradito quanto riportato
Una lettera per mettere le cose in chiaro e fare in modo che non ci siano fraintendimenti. Questo ha voluto fare il presidente del Consiglio Meloni facendo una cosa che nessuno aveva mai fatto prima, spedendo una lettera alla presidente della Commissione Europea, criticando aspramente il contenuto della relazione.
Meloni non ha affatto gradito quanto è stato riportato nella relazione che si fa ogni anno da parte della Commissione Europea sullo stato di diritto, anche perché le cose che sono state riportate nel testo, secondo la Premier non corrispondono al vero, visto che si parla di un governo che fa di tutto per prendere possesso della libertà d’informazione.
E la Meloni non ha affatto preso bene quanto scritto perché la relazione è stata usata a scopo politico, anche perché, come la stessa Meloni, ha sottolineato, nella relazione non si discostano più di tanto cose che sono state già scritte negli anni passati. Ed è questo quello che non ha ben compreso.
“Cara Ursula, qualche giorno fa, come accade ogni anno dal 2020, la Commissione europea ha pubblicato la Relazione annuale sullo stato di diritto dell’Ue” e “le raccomandazioni finali nei confronti dell’Italia non si discostano particolarmente da quelle degli anni precedenti, tuttavia per la prima volta il contenuto di questo documento è stato distorto a uso politico da alcuni nel tentativo di attaccare il Governo italiano“. A scriverlo è la premier Giorgia Meloni in una lettera che la stessa presidente del Consiglio invia alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Meloni è furiosa, non tanto per il contenuto, ma soprattutto per l’uso politico che se ne sta facendo e qui la Premier ha ribadito: “Qualcuno si è spinto perfino a sostenere che in Italia sarebbe a rischio lo stato di diritto“, un concetto che ha fatto arrabbiare tantissimo la Meloni, anche perché sono cose che “non corrispondono al vero” e sottolineando che sarebbe in pericolo “la libertà di informazione” in particolare in Rai.
E la Premier Meloni non accetta che concetti di alcuni media sulla Relazione annuale sullo stato di diritto dell’Unione europea, riguardo l’Italia, sono “attacchi maldestri e pretestuosi che possono avere presa solo nel desolante contesto di ricorrente utilizzo di fake news che sempre più inquina il dibattito in Europa. Dispiace che neppure la Relazione della Commissione sullo stato di diritto e in particolare sulla libertà di informazione sul servizio pubblico radiotelevisivo sia stata risparmiata dai professionisti della disinformazione e della mistificazione“.
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