Ci si aspetta un’altra estate lunga e rovente, anzi torrida. Niente da dire, l’allerta caldo è già stata diramata.
Se andiamo ad analizzare il trend meteorologico degli ultimi anni, per poter di conseguenza tracciare un profilo meteo della prossima estate, non stupisce che negli anni le temperature medie si sono alzate di anno in anno, andando a “regalare” estati sempre più calde, caratterizzate da cambiamenti repentini di condizioni meteorologiche (temporali molto violenti contro giornate di sole altissimo).
Secondo le previsioni, basate su questo trend, ci stiamo avviando, infatti, verso un’altra estate rovente (come se le precedenti non lo fossero state), durante la quale non sarà facile proteggersi dal caldo feroce a meno di avere dei climatizzatori e condizionatori d’aria, o di avere una casa in montagna o in un luogo fresco dove potersi proteggere.
Del resto, il trend degli ultimi anni è stato caratterizzato da un aumento esponenziale delle temperature, progressivo di anno in anno, che ad oggi ha portato a quelle che sono le estati che siamo abituati, purtroppo, a conoscere.
Un’altra lunga estate calda in Italia e in Europa
Secondo le previsioni degli esperti, le proiezioni per l’estate 2024 prevedono un trend di innalzamento delle temperature di un grado sopra la media stagionale in tutta Europa, già a partire da questo mese di giugno, Italia compresa. Una tendenza che tuttavia si va delineando già pronta per i mesi di luglio ed agosto, che non si salveranno da questo aumento delle temperature.
Il bacino mediterraneo si prepara ad avere picchi di +2°C rispetto agli anni passati, in quanto sull’Europa meridionale si va delineando una insistenza dell’anticiclone africano. Sono le masse d’aria che provengono dal Nord Africa a provocare queste ondate di caldo rovente. Si prevede infatti, anche in Italia, un trend di caldo che ci farà arrivare anche oltre i 40°C.
Ben più alte soprattutto in Sicilia e in Sardegna, dove le temperature massime arriveranno anche intorno ai 48°C, mentre Roma, la Capitale, vedrà le temperature salire anche oltre i 43°C, il picco massimo registrato nel 2023 che tuttavia è in procinto di essere superato. A provocare queste impennate di caldo pesano ovviamente gli interventi della tecnologia e dell’inquinamento che, andando a influire sull’ecosistema.
Di conseguenza, vanno a cambiare (e non in meglio) le condizioni climatiche del nostro Pianeta, a discapito degli abitanti del Globo che vanno patendo sempre di più il grandissimo caldo. Tutto questo caldo ha anche una conseguenza ben più grave: la scarsità di acqua. Che rischia di impoverire ancora di più Paesi poveri e caldi del Continente Africano.
