Morbillo, adesso è allarme: i casi in Europa aumentano con il passare del tempo. Gli ultimi aggiornamenti
Se la situazione non è preoccupante allora poco ci manca. Fatto sta, però, che i casi di morbillo in Europa continuano ad aumentare sempre di più. Ad annunciarlo ci ha pensato il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie. La stessa che prevede, appunto, questi casi. Basti pensare che tra il mese di gennaio e di febbraio, di quest’anno, è in netto rialzo il numero dei Paesi che hanno segnalato questi casi.
Purtroppo in due Paesi ci sono stati sette decessi: per la precisione sei in Romania ed uno in Irlanda. Lo scorso anno, all’Ecdc erano stati segnalati più di 2mila casi (per la precisione 2.361). Un dato spaventoso quello che arrivava dalla Romania con almeno il 74% dei casi. Successivamente è stata data la risposta sul perché di questo importante incremento: le cause, infatti, sono dovute ad una copertura vaccinale per nulla ottimale. Senza dimenticare anche l’elevata probabilità di importazione da aree ad alta circolazione.
In merito a questa situazione sono arrivate le parole da parte del numero uno dell’Ecdc. Si tratta di Andrea Ammon che, nel corso di un suo intervento in conferenza stampa, ha precisato che non si deve assolutamente morire per questo tipo di malattia. Precisando, inoltre, che i casi di morbillo stanno aumentando in maniera incredibile e preoccupante. Una malattia che può essere trasmessa facilmente ma, allo stesso tempo, prevenibile con il vaccino.
Di conseguenza ha voluto rivolgere un appello a tutti gli Stati membri dell’Unione Europea: “Tutti loro dovrebbero massimizzare gli sforzi per raggiungere un obiettivo: quello di mantenere una importante copertura vaccinale per tutte le malattie che si possono prevenire con il vaccino“. Dello stesso pensiero anche la commissaria dell’Ue per la Salute, Stella Kyriakides. Anche quest’ultima ha precisato che non esiste un altro tipo di strada se non quella di utilizzare i vaccini.
Con il loro utilizzo si va a ridurre il carico sanitario delle malattie infettive. Senza dimenticare il fatto che si vanno ad evitare moltissime morti per questa malattia che si può curare facilmente. Non trascurando il fatto che questo continuo aumento sta iniziando a preoccupare i vertici alti dell’associazione. L’appello è chiaro: aiutare i bambini a non prevenire questa malattia che può portare a delle gravi complicazioni ed anche a quei soggetti considerati fragili.
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