Morte Mattia Giani, arriva il responso da parte del giudice sportivo per quanto riguarda l’ambulanza e la squadra di casa che ospitava il team del calciatore morto
Si cerca di fare chiarezza e di rispondere alle tantissime domande riguardante la drammatica vicenda di Mattia Giani, il calciatore toscano di 26 anni venuto a mancare per un infarto avuto in campo la scorsa domenica durante l’incontro di campionato d’Eccellenza. Nelle ultime ore è stato comunicato il responso del Giudice Sportivo della Figc – Lega Dilettanti Toscana. Lo stesso che si è basato sul referito di gara consegnato dall’arbitro nel corso della gara tra Lanciotto-Castelfiorentino sospesa il 14 aprile per il malore che ha colpito il giovane, deceduto poi in ospedale.
Nel referto è stato scritto che i primi soccorsi sono stati dati dal massaggiatore della squadra ospite (ovvero quella del povero Giani) e da un medico presente in tribuna. Gli stessi che intervenivano con massaggio cardiaco e defibrillatore che si trovava negli spogliatoi. Dopo 17 minuti l’arrivo della prima ambulanza che, con il personale medico di bordo, ha proseguito le manovra di soccorso con altri volontari arrivati a destinazione con un altro mezzo. Successivamente il giocatore è stato portato nell’ospedale più vicino.
Morte Mattia Giani, Lanciotto sanzionato di 400 euro: “Mancanza di ambulanza”
Gara che è stata interrotta al minuto 14′ del primo tempo e, successivamente, sospesa dopo l’arrivo dei soccorsi. Per il giudice si è trattato di una sospensione “giustificata”, soprattutto visto che i calciatori in campo erano visibilmente preoccupati per quanto era accaduto. La restante parte da giocare verrà recuperata a data da destinarsi, anche se in questo momento il pensiero degli atleti è da tutt’altra parte. Novità anche per quanto riguarda la squadra di casa, il Lanciotto.
Il team è stato sanzionato di 400 euro per la mancanza di ambulanza e medico all’interno del proprio impianto sportivo. Un grave evento che, come riportato dal giudice, aveva provocato uno “scoramento generale di tutti i tesserati delle due squadre e dello stesso direttore di gara e che pertanto non vi erano state più le condizioni per continuare l’incontro che veniva sospeso sul risultato del momento di 0-0“.
Questa la restante parte della nota emanata dal giudice: “Tutto questo rende indubitabile che lo stesso svolgersi degli accadimenti, integri quella situazione di carattere eccezionale che giustifica la mancata prosecuzione della gara. La stessa che deve essere apprezzata con riferimento al fatto che avvenimenti di questa portata, provocano nell’ambito di una piccola realtà un turbamento per cui è opportuno valutare lo stesso sul piano strettamente umano. Giova sottolineare come il rispetto del grave evento, da parte della società Lanciotto e degli arbitri sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva“.