Per rispetto della privacy dell’automobilista cambia la notifica e la gestione delle foto scattate dall’apparecchiatura elettronica
Ancora novità nell’ambito della sicurezza stradale, il Garante ha approvato il nuovo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, insieme con il Ministro dell’interno, avente ad oggetto le modalità di collocazione e dell’uso degli autovelox.
Si attua quindi l’indicazione del ministro Salvini che ha definito gli autovelox “trappole del Far West stradale”, che non devono essere uno strumento “per fare cassa”. Il decreto interministeriale regola l’utilizzo degli autovelox per rilevare le infrazioni stradali e porta importanti cambiamenti nel processo di notifica delle multe agli automobilisti.
Nuove disposizioni
Con le nuove disposizioni, le multe rilevate tramite autovelox e i relativi verbali continueranno a essere inviati agli automobilisti, ma senza includere le fotografie dei veicoli. Chiaramente le immagini saranno conservate dall’autorità che emette la contravvenzione, a disposizione degli automobilisti, qualora dovessero essere visionate in caso di ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. Per garantire la privacy dei soggetti coinvolti, le immagini saranno opportunamente oscurate o resi irriconoscibili i volti delle persone e le targhe degli altri veicoli presenti nella foto. Questo intervento mira a evitare situazioni sgradevoli come intrusioni nella privacy dei conducenti. Quindi, nel rispetto della privacy degli automobilisti, i sistemi di rilevamento della velocità potranno anche effettuare la ripresa frontale del veicolo, ma solo se provvisti di una funzione che oscura automaticamente le immagini delle persone che vi si trovano a bordo.
Nel decreto vengono anche definiti i tempi di conservazione delle immagini e dei video raccolti da parte degli organi di polizia stradale. Si legge, che le prove raccolte potranno essere salvate solo per il tempo strettamente necessario all’applicazione delle multe e alla definizione dell’eventuale contenzioso che ne deriva.
Il decreto Salvini
Salvini, su YouTube, specifica che “Dobbiamo salvare le vite con la prevenzione e i controlli, ma anche salvare il portafoglio dei cittadini, liberandolo dall’anarchia degli autovelox”. Via libera dunque alle telecamere nei luoghi più a rischio, “magari vicino alle scuole o agli ospedali, ma non sugli stradoni a doppia corsia, accese dalla sera alla mattina, al solo scopo di tassare e tartassare gli automobilisti”, conclude il ministro. Per esempio, più di una multa sullo stesso tratto di strada, entro un ristretto arco di tempo, non si potrà fare e potrebbe essere addirittura compito delle Prefetture indicare i tratti stradali idonei per il posizionamento degli autovelox. In ogni caso, l’obiettivo è quello di utilizzarli per garantire la sicurezza stradale e la fluidità del traffico. Secondo le bozze del nuovo decreto dei ministri delle Infrastrutture e dell’Interno, questi strumenti non potranno essere posizionati a meno di un chilometro dai centri abitati o dove ci sia un limite di 50 km/h, né sui tratti delle strade extraurbane dove la velocità è ridotta di almeno 20 km/h rispetto alla norma.