Multe prese all’estero, cosa succede? La novità dall’Ue

Multe prese all’estero, adesso cosa succede? Le novità e gli ultimi aggiornamenti che arrivano direttamente dall’Unione Europea 

Accordo trovato in merito alle multe che si prendono all’estero. L’annuncio arriva direttamente dall’Unione Europea dove c’è stata una riunione importante tra il Consiglio ed il Parlamento europeo. Sono stare introdotte delle nuove norme e, di conseguenza, delle nuove multe. L’obiettivo è quello di prevenire la guida spericolata che si ha all’estero e, soprattutto, cercare di contrastare questo fenomeno degli automobilisti che commettono infrazioni stradali in un Paese diverso. Ovviamente con targa straniera.

La stretta dell'Unione Europea
Multa auto (Foto Facebook) Cityrumors.it

L’annuncio arriva dalle istituzioni dell’Ue. Quali sono le novità a riguardo? Secondo quanto riportato nella nota dell’Europarlamento le norme aggiornate amplieranno l’elenco delle infrazioni al codice della strada “commesse da conducenti non residenti che fanno scattare l’assistenza transfrontaliera e che possono comportare una multa per i conducenti pericolosi“.

Multe all’estero, si pagherà sempre: la nota dell’Ue

Quindi cos’è che cambia? Oltre all’eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza o mancato arresto al semaforo rosso, i legislatori hanno aggiunto anche il parcheggio pericoloso, il sorpasso, l’attraversamento di una linea continua e il reato “mordi e fuggi” (commettere una infrazione e poi scappare). Basti pensare che quasi il 40% dei reati stradali transfrontalieri resta impunito, gli eurodeputati stanno pensando a procedure di assistenza più solide tra i Paesi dell’Ue e l’obbligo di aiutare a trovare una persona responsabile di un’infrazione stradale.

La stretta dell'Unione Europea
Multa auto (Ansa Foto) Cityrumors.it

Un accordo che costringe un Paese dell’Ue a rispondere alla richiesta di un altro Stato senza ulteriore ritardo, entro 2 mesi dalla raccolta di tutte le informazioni necessarie. Non solo: lo Stato Ue di residenza del trasgressore può farsi carico della riscossione delle multe stradali (solo se le stesse siano superiori a 70 euro e non siano state pagate). Il Paese dell’Ue, dove c’è stata l’infrazione stradale, avrà a disposizione 11 mesi dalla data dell’infrazione per emettere un avviso di infrazione stradale.

Un accordo che elenca anche gli elementi principali di questo avviso di reato che deve fornire informazioni su come impugnare la multa. Le novità non sono affatto finite qui visto che sarà totalmente vietato alle imprese private di aiutare i Paesi dell’Ue a riscuotere le multe stradali dai guidatori stranieri. La Commissione dovrà creare anche un portale online che elenchi regole, opzioni di ricorso e le relative multe stradali.

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