Un uomo è stato ritrovato senza vita dai suoi colleghi nella propria stanza del dormitorio aziendale, uno di questi si è rivelato essere l’assassino
È stato un risveglio traumatico quello avvenuto sabato all’interno di un dormitorio aziendale, quando alcuni residenti hanno trovato un uomo di 50 anni senza vita, sdraiato sul proprio letto. Una vicenda che ha subito suscitato scalpore e che è stata al centro delle indagini degli scorsi giorni, che si sono concluse con l’arresto di un collega.

A riferire la notizia è stata la polizia locale, della città di Toei, nella prefettura di Aichi, in Giappone. L’uomo trovato senza vita è stato subito identificato in Akira Kon, un dipendente temporaneo dell’azienda di ingegneria civile in cui è avvenuto l’omicidio.
Kon è stato ritrovato con dei segni evidenti all’altezza del volto e dello stomaco. La polizia, arrivata sul posto dopo esser stata contattata dai colleghi che avevano ritrovato il corpo senza vita dentro la stanza, ha dato il via a una serie di interrogatori nel tentativo di poter ricostruire quanto avvenuto nella notte tra venerdì e sabato.
Interrogatori che si sono rivelati fondamentali per individuare l’autore del reato e provvedere al suo arresto. Secondo quanto riporta TV Asahi, sarebbe stato lo stesso assassino a confessare di aver ucciso Akira Kon, rendendo il tutto più facile e chiudendo con largo anticipo, rispetto alle previsioni, l’indagine.
L’arresto dell’assassino
L’uomo di 50 anni che, attualmente si trova in carcere in attesa di esser processato, è un altro dipendente dell’azienda: Michitaka Kobayashi. La scorsa notte, approfittando del fatto che tutti stavano dormendo, si è recato nella stanza di Akira Kon e l’ha colpito ripetutamente tra volto e stomaco, fino a toglierli la vita.

I medici che sono arrivati sul posto, immediatamente dopo la denuncia, ne hanno potuto solamente confermare il decesso. Nel corso dei vari interrogatori Kobayashi, dopo aver tentato di nascondere la verità, non ha potuto far altro che venire allo scoperto e raccontare quanto accaduto.
L’assassino di Kon, però, non ha detto altro. Dopo aver reso noto di esser stato lui a commettere l’omicidio non ha voluto raccontare la causa che lo ha portato a commetterlo, lasciando alle forze dell’ordine il compito di ricostruire la vicenda. Le ipotesi in piedi sono tante, tra la concorrenza per un posto di lavoro e l’invidia nei confronti di un collega che sarebbero le predominanti.
L’arresto è avvenuto nella giornata di domenica. Michitaka Kobayashi, che dormiva nella stanza adiacente alla vittima, verrà processato una volta che saranno concluse le indagini, con gli abitanti di Toei che stanno seguendo la vicenda con particolare ardore.