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Cronaca

Murale Egonu, Malagò: ” Italia non è razzista, ma una minoranza ci fa vergognare”

 “Una follia sotto ogni punto di vista. Non serve spendere altre parole”. Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervistato a Morning News su Canale 5, commentando la vicenda del murale di Paola Egonu vandalizzato nuovamente a Ferragosto.  “Credo che il nostro non sia un paese razzista, ma c’è una minoranza che ci fa vergognare”

A Parigi l’Italia “ha ripetuto nei numeri il record di Tokyo”. Ma “in questi numeri tutto è migliorato, a partire dall’indice di competitività nel quale siamo quarti al mondo, dietro Stati Uniti, Cina e Germania. Paesi con popolazioni e strutture sportive non paragonabili alle nostre”.

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò (Foto LaPresse) Ctyrumors.it

Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ospite del programma ‘Morning News’ (Canale 5). Durante il programma, Il numero uno dello sport italiano, ha accennato anche alla vicenda della pugile algerina Imane Khelif, che ha denunciato per cyberbullismo Elon Musk e JK Rowling per gli attacchi ricevuti via social: “Viviamo in un epoca in cui, giustamente, ognuno può esprimere la propria opinione, senza tener conto degli aspetti tecnici. Medici e scienziati hanno valutato i valori, conoscono i parametri della pugile e mi fido dei soggetti preposti ai controlli e competenti. Questa atleta gareggia da anni, era già a Tokyo e ha vinto l’oro di Parigi con tre incontri ai punti, non per ko tecnico”.

Murale Egonu, Malagò: ” Italia non è razzista, ma una minoranza ci fa vergognare”

Paola Egonu (Lapresse) – cityrumors.it

Ma Giovanni Malagò all’interno del programma in onda su Canale 5, è tornato anche sull’ennesimo atto vandalico al nuovo murale dedicato a Paola Egonu, la pallavolista della nazionale italiana  tornata dalle Olimpiadi di Parigi con la medaglia d’oro al collo.  Una  seconda volta che accade nel giro di pochi giorni, dopo che nella notte tra il 12 e 13 agosto l’opera realizzata a Roma dall’artista Laika era stata deturpata un con il colore rosa sulla pelle della campionessa italiana. Dopo quel primo “attacco” una persona munita di pennarello  aveva ridipinto il murale.  Il murale  era così  tornato al suo colore originale, compresa la scritta che compariva sul pallone “Stop Racism”. Ma proprio nella giornata di Ferragosto la parte centrale dello stesso murale è stata cancellata, spezzando in due la figura dell’atleta italiana. Prima di ieri, In una clip mostrata a “Zona Bianca” durante la puntata di mercoledì 14 agosto, l’autrice dell’opera aveva denunciato  “l’onda nera” che starebbe travolgendo l’Italia, complice a suo dire “una maggioranza di governo che fa propaganda sulla pelle delle persone”. “Lo sfregio al mio poster che celebrava la vittoria delle azzurre nel volley, la vittoria di una nazionale inclusiva e multietnica fotografia dell’Italia che mi rappresenta, non avviene per caso”, aveva detto  la street artist  durante la trasmissione condotta da Giuseppe Brindisi.

Laika aveva poi aggiunto: “In questo Paese un’onda nera ci sta travolgendo. Gesti omofobi, xenofobi, razzisti sono all’ordine del giorno. Abbiamo purtroppo una maggioranza di governo che fa propaganda sulla pelle delle persone. Parlare di italianità in base ai tratti somatici è una vergogna”. Ecco allora come in qualche modo si legano le parole del numero uno dello sport italiano arrivate questa mattina, “Chi ha imbrattato il murale dedicato a Paola Egonu ha commesso un atto di “follia, non serve spendere altre parole. Io non penso che l’Italia sia un paese razzista, ma c’è una minoranza che ci fa vergognare per quello che fa”. Poi Malagò è intervenuto  sui Giochi invernali di Milano-Cortina: “E’ un modello organizzativo vincente – ha sottolineato Malagò – ed organizzativamente complicato, anche per via della fase Covid”. Inevitabile tornare pure sulla  polemica con il ministro dello Sport Abodi, “Non c’è nulla da chiarire. Sono rimasto dispiaciuto da certe sue frasi pronunciate durante le Olimpiadi, che considero una caduta di stile e seguono le logiche di chi ricopre certi ruoli”.

Luigia Luciani

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