Due persone sono indagate per l’incendio nel B&B di piazza Municipio a Napoli nel quale è morta Emanuela Chirilli. Di chi si tratta
Tra le 4 e le 5 della notte tra giovedì 28 e venerdì 29 novembre, in un B&B al settimo piano del civico 84 di piazza Municipio a Napoli, è scoppiato un incendio nel quale ha tragicamente perso la vita una 28enne di Lecce, Emanuela Chirilli. Dal giorno dell’incendio e della morte della giovane, le indagini non si sono mai fermate: nelle scorse ore, due persone sono state iscritte al registro degli indagati.
In vista dell’autopsia sul corpo della 28enne, che dovrebbe consentire al medico legale e a chi indaga di stabilire con precisione la causa del decesso, la proprietaria dell’appartamento nel quale Emanuela Chirilli si trovava e il gestore della struttura ricettiva sono stati ufficialmente indagati: il punto della situazione.
Nelle scorse ore, i pm Federica D’Amodio e Giuliana Giuliano hanno ipotizzato i reati di incendio colposo e omicidio colposo per i due soggetti indagati, la proprietaria dell’appartamento e il gestore del B&B. Secondo le indagini, il rogo potrebbe essere partito dalla sauna della struttura per via di un cortocircuito: Emanuela Chirilli, quindi, sarebbe stata sorpresa dalle fiamme nel sonno e, nonostante i tentativi di mettersi in salvo, sarebbe crollata a terra per via delle esalazioni di gas asfissiante. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato poco lontano dalla porta della sua stanza, che probabilmente stava cercando di raggiungere per scappare.
Nel corso delle indagini sulla morte di Emanuela Chirilli sono state prese in considerazioni anche le recenti recensioni che i clienti del B&B hanno lasciato nei giorni precedenti a quello dell’incidente. Nello specifico, gli inquirenti si sono concentrati su una che, con un voto due 2 stelle su 5, ha messo in evidenza un problema elettrico. La cliente, infatti, ha raccontato che in bagno si prendeva la scossa elettrica quando si toccava il rubinetto della doccia.
“Ci ha liquidate con un messaggio dicendo che sarebbero passati a verificare ma non è mai venuto nessuno, fatto grave a mio parere in quanto potrebbe causare situazioni pericolose visto che noi stesse abbiamo preso la scossa nel tentativo di fare una doccia” ha poi proseguito la cliente, non sapendo che da lì a poco le sue peggiori paure si sarebbero concretizzate.
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