Napoli, in manette un allenatore di calcio: abusi sessuali e pedopornografia

A finire in manette un allenatore 57enne. L’accusa è di abusi su un suo allievo, ma in casa trovato anche materiale pedopornografico

Sono migliaia i bambini italiani che come sport fanno calcio. Soprattutto nel nostro paese, infatti, questo è uno degli sport più seguiti in assoluto, nonché uno di quelli con il maggiore giro di denaro, di affari e di persone: non è un caso, infatti, che i calciatori diventino dei veri e propri simboli per i bambini e per le bambine che fanno questo sport e che quindi sognano di diventare forti e famosi come loro.

In manette un allenatore a Napoli
In manette un allenatore a Napoli: abusi e pedopornografia (cityrumors.it)

Sebbene la scuola calcio e in generale l’ambiente sportivo popolato dai più piccoli, per quanto serio, dovrebbe rimanere accogliente, divertente e sicuro per tutti, a Napoli gli utenti di una società calcistica stanno vivendo giorni da incubo. La Polizia di Stato, infatti, ha dato esecuzione a un’Ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari per un allenatore di calcio di 57 anni: l’accusa è di abusi e di pedopornografia.

Le accuse nei suoi confronti

Il 57enne si trova oggi agli arresti domiciliari per il reato di violenza sessuale aggravata e detenzione, in grandi quantità, di materiale pedopornografico anche minorile. A denunciare per prima l’uomo è stata la mamma di uno degli allievi dell’uomo, di meno di 14 anni: secondo il racconto del ragazzino e della donna, gli abusi sarebbero avvenuti all’interno dei locali del centro sportivo.

In manette un allenatore a Napoli
In manette un allenatore a Napoli: abusi e pedopornografia (cityrumors.it)

A seguito della denuncia, la Squadra Mobile di Napoli, coordinata dalla Sezione violenze di genere e fasce deboli della Procura di Napoli, ha iniziato una profonda attività di indagine, durante la quale sono emersi indizi molto gravi nei confronti dell’allenatore.

Gli esiti della perquisizione

Indispensabile, per approfondire le accuse e proseguire le indagini, la perquisizione a casa dell’allenatore 57enne, che ha portato alla luce una grande quantità di materiale pornografico e pedopornografico. Secondo l’accusa, l’allenatore distribuiva, divulgava e diffondeva questi file, contenuti sui suoi dispositivi tecnologici ed oggi sequestrati, che quindi cedeva a terzi soggetti.

Le forze dell’ordine, comunque, proseguono nelle indagini e sono disposte ad ascoltare chiunque sappia qualcosa di utile, come eventuali altre vittime dell’uomo o testimoni interni o esterni alla società sportiva che potrebbero sapere qualcosa in più in merito alle condotte dell’allenatore.

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