Ad intervenire sulla tragedia è Corrado Broli, ex manager e molto amico del “Bill Gates” britannico, morto con la figlia sullo yacht
Una tragedia di cui si conoscono appena i dettagli anche perché è ancora tutto da scoprire. Di sicuro quanto accaduto allo yacht di lusso Bayesian è qualcosa di incredibile, soprattutto con tutte le situazioni che stanno venendo fuori giorno dopo giorno.
Gli inquirenti siciliani e non solo stanno indagando su quanto è successo sull’imbarcazione che, a causa del maltempo, è affondata e dove hanno perso la vita 7 persone dell’equipaggio, tra cui un personaggio famosissimo come Mike Lynch, noto a tutti come il Bill Gates britannico.
Lynch era reduce da un maxi processo durato anni e dove era stato assolto con formula piena, ma sulla sua morte si stanno scrivendo pagine e pagine di situazioni e coincidenze davvero incredibili. A prendere la parola è Corrado Broli, ex manager fidato, collaboratore di Lynch, ma soprattutto molto amico del magnate della tecnologia applicata alla sicurezza informatica.
L’amico è intervenuto durante la trasmissione Quarta Repubblica su Rete 4 e ha fatto capire che, non solo conosceva bene Lynch, ma che era stato anche lui su quella barca. “Era fantastica, la conosco molto bene, anche se il nuovo comandante non l’ho mai conosciuto, avevo e ho rapporti con quello che c’era prima“, le parole dell’ex manager a Quarta Repubblica.
Corrado Broli va nello specifico, ricorda il suo amico e racconta: “Mike aveva subito un processo lunghissimo dal quale è uscito completamente assolto. L’ho sentito l’ultima volta per il suo compleanno, era il 16 giugno, era sollevato e felice di essere finalmente libero e soprattutto era felice di poter essersi ricongiunto con la famiglia perché lui era stato a San Francisco un anno e mezzo ai domiciliari quindi era veramente felice e voleva ricominciare una nuova vita”
E aggiunge: “Si era tolto un peso enorme, una spada di Damocle che si è portato sulla testa per quasi dieci anni e con una grande voglia di ricominciare. Questa gita in barca appunto aveva questo significato“.
Sulla questione dei famosi portelloni aperti Corrado Broli dice la sua anche perché conosce bene quella barca e chi l’ha costruita, tanto che va nello specifico e sembra pure un profondo conoscitore: “Le Perini sono famose per tutta una serie di automatismi, praticamente si pilotano direttamente da una centralina. In considerazione proprio di tutti gli automatismi, un portellone aperto non poteva sfuggire, gli oblò sono sigillati quindi è impossibile aprirli. Il percorso dalle cabine all’uscita è breve perché c’è una scaletta che porta al ponte ci sono degli scalini, 7- 8 scalini“.
Sula tesi del complotto, ma soprattutto delle coincidenze, Broli ammette: “Deve essere successo qualche cosa di anomalo al di là delle condizioni meteo. Dall’esterno fa scalpore che il giorno prima fosse morto Stephen Chamberlain che era coimputato con Mike Lynch. Poi sono morti lui, l’avvocato, un testimone insomma. È chiaro che le coincidenze ci sono e sono tante però per me non si tratta assolutamente di un complotto…”.
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