Va avanti il lavoro dell’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo sui corpi delle vittime del naufragio del Bayesian.
Questa mattina sono state eseguite due nuove autopsie. Esaminati i resti dei coniugi Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, e la moglie Judit Elizabeth Bloomer. Stando alle prime risultanze sarebbero deceduti entrambi per soffocamento. Allo stesso risultato si era giunti dopo l’esame sui corpi dell’avvocato Chris Morvillo e della moglie Neda. Saranno ora gli esami istologici, ovvero sui tessuti, a stabilire se i Bloomer sono morti perché, dopo aver trovato una bolla d’aria in cabina, hanno esaurito l’ossigeno oppure se è deceduta per annegamento.
La Procura della Repubblica di Termini Imerese conferirà nella giornata di domani gli incarichi per le autopsie sui corpi del magnate inglese Mike Linch e della figlia Hannah. I pm stanno inoltre tentando di notificare ad Antigua gli atti riguardanti l’ultima vittima, il cuoco di bordo Recaldo Thomas, unico dell’equipaggio a perdere la vita. Gli inquirenti sperano quanto prima di avere un quadro chiaro degli ultimi istanti di vita delle vittime per dare un’accelerata definitiva alle indagini. La Procura sta infatti indagando per omicidio colposo plurimo e naufragio colposo.
Gli unici indagati al momento sono il comandante dello yacht, James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton ed il marinaio Matthew Griffith. Al centro dell’inchiesta la presunta catena di errori umani che avrebbe portato all’affondamento del veliero Bayesian, avvenuto al largo di Porticello, nel Comune di Santa Flavia, a pochi chilometri da Palermo, nelle prime ore del mattino del 19 agosto scorso. Il naufragio ha causato 7 vittime (15 invece i superstiti). Il superyacht giudicato “inaffondabile” si trova ora a 50 metri di profondità. L’armatore avrebbe già presentato alla Guardia costiera il piano di recupero del Bayesian.
In azione anche un robot sottomarino per monitorare la situazione e studiare al meglio le modalità delle attività di recupero. “Si sta operando al meglio perché non ci siano sversamenti di carburanti. – ha detto il nuovo direttore regionale dei vigili del fuoco per la Sicilia Agatino Carrolo – Sono state usate tutte le misure finalizzate al recupero delle salme in sicurezza. E allo stesso tempo consentire agli organi inquirenti di avviare le indagini necessarie. Sotto questo aspetto, quindi, da un lato il recupero delle salme in relativa sicurezza e dall’altra parte consentire di effettuare le indagini che si rendono necessarie. In fase di recupero siamo alle dirette dipendenze dell’autorità giudiziaria quindi al momento non posso dire nulla”.
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