La mancanza di professori costringe un istituto privato a prendere una decisione drastica: cancellate le lezioni
Meno giorni di scuola per tutti? Sarebbe il sogno di ogni studente. Più tempo da passare a casa o con gli amici, maggiori occasioni di divertimento e soprattutto meno compiti. Ma non è altro che la realtà che stanno vivendo gli alunni della scuola elementare dell’Istituto delle Orsoline, presso Koekelberg. È qui che nelle scorse settimane è stata presa la decisione di ridurre a quattro i giorni scolastici, per la gioia dei piccoli studenti. Mentre questi festeggiano, però, la situazione a livello istituzionale si fa sempre più caotica e drastica. Secondo a quanto scrivono dal Belgio, a scaturire questo cambiamento sarebbe stata l’assenza di insegnanti a disposizione.
Una carenza, stando ai dati, nettamente superiore al numero di posti vacanti presenti a Bruxelles. Motivo per il quale è impensabile riuscire a intervenire colmando i buchi emersi in questi mesi. A rendere più grave il tutto è anche un altro aspetto. Non si tratta, infatti, dell’unico trovatosi costretto a prendere una decisione di questo tipo. Già nei mesi antecedenti a quest’episodio sul territorio belga ci si era dovuti relazionare con scuole che vivevano situazioni critiche dello stesso livello, forse addirittura, peggiori. Ad aumentare la preoccupazione pubblica è anche il fatto che l’ultima scuola in ordine cronologico a trovarsi davanti a queste difficoltà è una privata. Nonostante i fondi e la possibilità di fornire stipendi superiori non si è riusciti a ovviare a questa mancanza.
Aumenta così il numero di scuole costrette a intervenire. Alcune di queste rischiano di chiudere, non in grado neanche di garantire quattro giorni di lezione. In questo senso si è espresso anche il portavoce del gruppo scolastico di Bruxelles (GO!), dopo l’inaspettato aumento di casi: “Speriamo che questa misura abbia un effetto benefico sulla carenza di insegnanti” – per poi aggiungere – “Tutto nasce dal fatto che un certo numero di insegnanti hanno deciso di lavorare a tempo pieno quest’anno“. Attualmente il numero di istituti che hanno fatto richiesta al Dipartimento dell’Istruzione è salito a sei, cinque di questi sono pubblici.
Per quel che concerne il singolo caso dell’Istituto delle Orsoline – l’unico privato della lista – la sua direttrice Carine Timmermans ha spiegato il ragionamento dietro questa scelta e condiviso a livello territoriale: “È meglio avere quattro giorni in più di insegnamento di qualità piuttosto che trascorrere un quinto giorno dividendo gli studenti in altre classi senza insegnante“. Un accordo arrivato dopo una serie di consigli scolastici nei quali si è deciso di togliere il mercoledì, aumentando però le lezioni nelle singole giornate. Si dovrebbe comunque trattare di una soluzione temporanea, un modo alternativo per aggirare il problema, in attesa di risolverlo con l’aiuto delle istituzioni. In tal senso si attendono degli interventi quanto prima.
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