Dopo mesi di discussioni e modifiche al nuovo testo, sabato prossimo entrerà in vigore il Codice della strada fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Dopo il via libera dalla Camera il 27 marzo scorso, l’ok definitivo dal Senato il 19 novembre, dopo l’approvazione del Presidente della Repubblica, Mattarella e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, finalmente a fine settimana entrerà definitivamente in vigore il nuovo testo del Codice della strada che introduce alcune importanti novità sull’uso del telefonino alla guida, sulla guida in stato di ebbrezza e sotto gli effetti di stupefacenti, per i neopatentati e regola finalmente anche l’utilizzo dei monopattini.
Fu introdotto per la prima volta in Italia il 1 gennaio del 1993 e, sabato prossimo, a praticamente 30 anni di distanza, subirà un primo significativo aggiornamento. Il codice della strada infatti è un insieme di norme emanate che disciplina e regola la circolazione su strada di pedoni, veicoli e animali. Il Codice della Strada, si compone di 240 articoli e contiene anche norme relative alla disciplina della assicurazioni per auto nel nostro Paese.
E’ stata una delle prime cose annunciate da Matteo Salvini quando è stato nominato Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il prossimo 14 dicembre, proprio in uno dei weekend più intensi del periodo natalizio, diventerà operativo il nuovo testo del Codice della Strada che introduce nuove regole che comporteranno sostanziali modifiche ad alcune abitudine degli automobilisti italiani, ma proverà a rendere più sicure le nostre strade teatro sempre più spesso di incidenti anche mortali. In particolare inizierà una nuova stagione di attenzione e pesanti conseguenti per chi fa uso di alcol e stupefacenti, ma anche per chi usa il telefonino mentre guida, abbandona un animale o supera i limiti di velocità anche all’interno delle città. In più cambieranno le norme che regolano i primi anni alla guida dei neopatentati e sull’utilizzo dei monopattini che oramai circolano senza regole e sprezzanti di qualsiasi pericolo tra le macchine in tutte le strade della città.
Uno dei punti cardine della riforma riguarda l’inasprimento delle sanzioni per chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe. Per la guida in stato di ebbrezza, le multe saranno più salate e la sospensione della patente più lunga. In caso di tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, sarà obbligatorio, per un periodo di due o tre anni, guidare solo veicoli dotati di alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore se il conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero. Mentre per quanto riguarda la guida sotto l’effetto di stupefacenti, basterà la positività al test per far scattare il ritiro immediato della patente e la successiva revoca, con divieto di conseguirla per tre anni. Non sarà più necessario dimostrare uno stato di alterazione psico-fisica.
Era un punto cardine della riforma visto l’utilizzo oramai fuori controllo che se ne fa alla guida. Le strette sulle probabili distrazioni per l’uso del cellulare al volante hanno riguardato anche la guida al cellulare, diventano molto pesante. Chi utilizza il dispositivo senza vivavoce infatti, rischia multe da 250 a a 1.000 euro, che salgono da 350 a 1.400 euro in caso di recidiva. Ma soprattutto è previsto un vero e proprio arresto della patente da 15 giorni fino a due mesi e un multa di oltre 1.600 euro per chi guida usando il cellulare. In caso di recidiva la sanzione sale sopra i 2.500 euro e il ritiro della patente potrà arrivare fino a tre mesi a cui si aggiunge la decurtazione dei punti (fino a 10). Cambiano anche le regole per le violazioni dei limiti di velocità in città, soprattutto se recidivi. La sanzione infatti normalmente minima è di 173 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti, perchè tutto si aggrava e passa a 220 euro con sospensione della patente per 30 giorni.
Patente sospesa per sei mesi poi, anche per chi abbandona animali, con il rischio di carcere se questo causa un incidente con morti o feriti. La riforma interviene anche sulle limitazioni per i neopatentati, estendendo il periodo di restrizioni da uno a tre anni. Per i primi tre anni dal conseguimento della patente B, non sarà possibile guidare veicoli con una potenza specifica superiore a 75 kW/t. Per le autovetture (categoria M1), sarà applicato un ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW. Ultima grande novità contenuta nel nuovo testo riguarda i monopattini che vengono finalmente regolamentati, Innanzitutto dovranno essere dotati di indicatori luminosi di direzione e frenata, ma soprattutto di targa, i conducenti avranno, inoltre, l’obbligo del casco e di assicurazione. Il monopattino potrà circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h, dunque non su ciclabili o aree pedonali.
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