Senza modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera, è stato chiuso e approvato il nuovo Codice della strada anche in commissione Senato
Dopo mesi di esami e controesami, è finalmente arrivato, da parte del governo, il via libera per il nuovo codice stradale. Camera e Senato, infatti, hanno unito le loro forze mettendo al vaglio quanto proposto, per poi approvarlo dopo una lunga e scrupolosa revisione. Il testo così approvato ora sarà ratificato in Gazzetta Ufficiale e nei primi giorni di novembre entrerà definitivamente in vigore.
Nuovo ordinamento per gli automobilisti sulle strade italiane, fortemente voluto dal ministro Matteo Salvini, che da mesi era all’esame dei due rami del Parlamento. Infatti il primo ok alla Camera risale a marzo, poi ad aprile il disegno di legge passa al Senato, ma l’iter viene rallentato dal numero impressionante di emendamenti proposti, 449 in totale, di cui oltre 360 dalle opposizioni.
Finalmente è arrivato il via libera al nuovo Codice della strada. Il documento, fortemente voluto dal ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Matteo Salvini, contiene una serie di norme per aumentare la sicurezza nella circolazione e ridurre il numero di incidenti stradali. Dopo essere stato approvato dalla Camera, il nuovo codice della strada è stato anche finalmente deliberato in commissione al Senato. Al termine dell’esame in Aula a Palazzo Madama, il testo potrà finalmente diventare legge. Secondo i dati riferiti dalla Polizia stradale, nel 2023 sono stati 3.039 i morti in incidenti stradali in Italia (-3,8% rispetto all’anno precedente), 224.634 i feriti (+0,5%) e 166.525 gli incidenti stradali (+0,4%). I valori sono in lieve aumento rispetto al 2022 per incidenti e feriti, ma in diminuzione per le vittime. Molti di questi incidenti mortali sono stati causati dall’eccessiva velocità e dalla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti, da qui la necessità secondo Salvini di mettere mano al codice della strada per introdurre sanzioni più severe e provare a fermare questi numeri che sembrano quelli di una vera e propria guerra che si combatte sulle strade italiane.
Nelle intenzioni del governo dovrebbe essere l’inizio di una vera rivoluzione per chi si mette al volante. Tra le novità più discusse, spicca l’inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe. Chi verrà sorpreso con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l dovrà rispettare l’alcol zero per due o tre anni. Inoltre, per il nuovo Codice, sarà anche obbligato a utilizzare veicoli dotati di alcolock, il dispositivo che blocca l’auto se si è bevuto troppo, impedendo materialmente al motore di mettersi in moto. Sono previste pene più severe anche per chi usa lo smartphone al volante, un problema gigantesco per l’assoluta mancanza di remora da parte di migliaia di automobilisti, incuranti del pericolo che provocano a se stessi e a terzi guidando con il cellulare in mano. Nonostante l’introduzione di serie, oramai in tutte le macchine più moderne, del viva voce via Bluetooth. Altre novità di rilievo riguardano gli autovelox. Per esempio, se si viene fotografati da più dispositivi nello stesso tratto di strada e nell’arco di un’ora, le sanzioni non sono cumulabili, verrà invece applicata solo la multa più grave, ma aumentata di un terzo. Inoltre per quanto concerne le multe per eccesso di velocità, è previsto un aumento fino a 1.084 euro in caso di recidiva, con sospensione della patente da due settimane a un mese.
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