Il nuovo Codice della Strada 2024, approvato dalla Camera e dalla Commissione Ambiente del Senato, attende ora soltanto il voto finale in Aula, previsto tra il 19 e il 21 novembre
Dopo mesi di dibattiti è finalmente arrivato, da parte del governo, il via libera per il nuovo codice stradale. Camera e Senato, infatti, hanno unito le loro forze mettendo al vaglio quanto proposto, per poi approvarlo dopo una lunga e scrupolosa revisione. Il testo così approvato ora sarà ratificato in Gazzetta Ufficiale e nei primi giorni di novembre entrerà definitivamente in vigore. Tante le novità previste che cambieranno il nostro modo di guidare in strada.
Le norme presenti all’interno del Codice della Strada sono sempre in continuo cambiamento e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha fortemente voluto alcune modifiche per mettere un ulteriore freno ai tanti incidenti più o meno gravi che si verificano quotidianamente sulle strade delle città italiane. Modifiche necessarie per adeguare le regole ai nuovi mezzi di locomozione, ai nuovi apparati tecnologici a disposizione e alle velocità più elevate consentite dalle moderne autovetture.
Pronto il Codice della strada
Finalmente è arrivato il via libera al nuovo Codice della strada. Il documento, fortemente voluto dal ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Matteo Salvini, contiene una serie di norme per aumentare la sicurezza nella circolazione. A fine ottobre la Camera ha approvato il testo con le nuove regole, ma si deve attendere il giudizio dell’Aula che renderà attivo il nuovo Codice della Strada a partire dalla fine del mese di novembre. Le nuove norme sono ancora più severe di prima e riguardano la guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, l’utilizzo del cellulare a bordo e gli autovelox. Regole che sono rese sempre più intransigenti con l’unico scopo di aumentare la sicurezza stradale e cercare di diminuire il numero degli incidenti registrati ogni anno nel nostro paese.
Ecco le nuove regole
La grande novità che balza agli occhi è l’introduzione del cosiddetto “ergastolo della patente” per chi commette gravi reati alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe, in particolare per chi causa incidenti con omissione di soccorso. La revoca definitiva della patente prevede un periodo minimo di attesa di 5 anni prima di poter richiedere una nuova patente, che sarà concessa solo in casi eccezionali e con un percorso di riabilitazione. È prevista la sospensione della patente da una a due settimane e la decurtazione di 20 punti per infrazioni gravi come eccesso di velocità, passaggio col rosso e sorpassi vietati. Infrazioni come la guida senza casco, l’uso del cellulare o l’assenza di sistemi di ritenuta per bambini comporteranno anche una sospensione breve.
Inasprite finalmente anche le sanzioni per chi guida sotto l’effetto di stupefacenti. Non è più necessario che il conducente mostri segni di alterazione, perchè basterà risultare positivo ai test salivari per vedere revocata la patente per almeno 3 anni. Gli agenti potranno effettuare i test direttamente sul posto oppure, in caso di necessità, in strutture sanitarie. Arriva anche un giro di vite nella giungla dei monopattini elettrici. Questi dovranno essere dotati di assicurazione, targa e indicatori luminosi. Sarà obbligatorio indossare il casco e potranno circolare solo su strade urbane con limite di velocità inferiore a 50 km/h. Le multe possono variare dai 100 ai 400 euro.
Novità infine anche per gli autovelox, vero e proprio incubo per gli automobilisti per l’uso vessatorio che ne fanno i Comuni interessati. Le nuove norme prevedono che gli autovelox vengano installati in zone dove il rischio di incidenti è elevato ed è vietato posizionarli dove il limite massimo è inferiore ai 50 km/h nelle strade urbane e in quelle extraurbane dove il limite è al di sotto dei 90 km/h. Inoltre, l’autovelox deve essere sempre ben visibile e segnalato da un apposito cartello posto ad almeno un chilometro di distanza. L’automobilista che verrà multato più volte in un’ora nello stesso tratto si vedrà applicato solo la sanzione più grave, aumentata di un terzo.