Automobilisti sul piede di guerra. Con il nuovo codice stradale, potrebbe scattare la sospensione a vita della patente. Ecco l’infrazione che non bisogna mai commettere
“Siamo determinati a salvare vite attraverso più controlli. Più educazione stradale e più rigore: dobbiamo ridurre i 3000 morti sulle strade italiane e voglio arrivare alla fine del mio mandato con strade più moderne, larghe, sicure e meno vittime”. Con queste parole il vicepremier e Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, ha lanciato il nuovo Codice della Strada. Il DDL è arrivato alla Camera, con i suoi 36 articoli destinati a modificate il vecchio Codice, fermo dal 1992.
Alcune delle novità più sostanziali, hanno trovato la forte opposizione di sindaci, assessori alla viabilità e addirittura delle associazioni dei parenti delle vittime. Alcune delle proposte sono al centro del dibattito politico e hanno scatenato la reazione degli automobilisti. Se da una parte infatti il nuovo codice sembra fare poco per evitare i problemi legati all’eccesso di velocità, dall’altra sono state studiate delle norme che vengono ritenute troppo pesanti. Alcune infatti potrebbero addirittura portare alla sospensione a vita della patente: una sorta di ergastolo.
Tra le novità più grandi della riforma, c’è l’inasprimento di alcune norme: su tutte quelle legate all’abbandono degli animali su strade e autostrade. Se un animale abbandonato causa un incidente stradale con vittime o feriti, la persona che avrà lasciato il proprio cane o qualsiasi altro animale in mezzo ad una strada, farà scattare il reato stradale, che può portare fino all’arresto e a sette anni di reclusione. Verranno ampliate le telecamere presenti sulle principali arterie stradali e autostradali (in modo da poter riprendere con esattezza ciò che accade ed evitare di doversi affidare esclusivamente alle immagini delle attività commerciali) e verranno inaspriti i limiti per i monopattini (che dovranno prevedere anche l’obbligo di casco, della targa e di un’assicurazione, al pari delle autovetture), mentre verrà limitato l’uso dell’autovelox (per volere di Salvini, da sempre in guerra contro l’uso dei comuni per rimpinguare le casse). I rilevatori di velocità non potranno essere installati nelle zone con limite sotto i 50 km/h.
Ma a far discutere è il previsto inasprimento di alcune norme che potrebbero portare al cosiddetto “Ergastolo della Patente”. Una sospensione a vita per tutti coloro che verranno sorpresi a mettere in atto alcuni tipi di reati, considerati molto gravi. Il Governo ha in mente di effettuare una vera e propria stretta verso chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe, ma anche verso chi si ostina a usare il cellulare alla guida. Chi tra questi rischia seriamente di essere punito con “l’ergastolo della patente”?
Si tratta di alcuni guidatori, beccati con un tasso alcolemico molto alto o che guidano sotto l’effetto di droghe pesanti. Chi verrà pescato con un tasso superiore a 0,8 grammi per litro, vedrà la propria patente sospesa per sei mesi, con una multa di circa 2.170. Se il tasso riscontrato dovesse invece essere di 1,5 grammi, la multa arriverebbe a 3200 euro e la patente verrebbe sospesa per un anno (con l’arresto per sei mesi). Se si dovesse superare quel limite (1,5 grammi per litro), la sanzione arriverà a 600 euro e la patente sarà sospesa per due anni. In caso di recidiva si arriverebbe all’ergastolo. Il documento di circolazione verrebbe revocato in modo ufficiale. Al vaglio anche la possibilità di estendere la revoca della patente a tutte le persone che, dopo aver causato un incidente, non si fermano per prestare il primo soccorso, fuggendo via.
Esistono poi altri reati, che prevedono sanzioni più “leggere”: eccesso di velocità, inversione in luoghi non previsti e passaggio con il rosso, saranno puniti con la sospensione della patente da sette a quindici giorni. Uno dei nodi principali riguardano le famose “Zone 30”: il DDL consente infatti solo in alcune strade di poter limitare la velocità al di sotto dei 50 km orari. A proposito di velocità, le associazioni dei parenti delle vittime da incidenti stradali, hanno protestato per l’allargamento della potenza delle vetture (da 75 kilowatt a 105 kilowatt) per i neopatentati. Una scelta che molti hanno definito sbagliata e che può portare molti giovani e alle prime esperienze al volante, a guidare auto potenti e che possono raggiungere picchi di velocità.
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