Un nuovo trojan molto pericoloso minaccia i dispositivi degli utenti Android e iPhone. La minaccia opera in maniera raccapricciante.
C’è un nuovo trojan in città. E detta così la cosa farebbe anche sorridere se non fosse che la città è essenzialmente il “villaggio globale” profeticamente annunciato diversi anni fa da Marshall McLuhan: praticamente il mondo globalizzato di internet.
Le minacce degli hacker infatti ben difficilmente si limitano a colpire qualche zona del mondo (che già non è poco), ma si allargano all’intero pianeta. L’ultimo pericoloso trojan per ora si è diffuso particolarmente in Asia. Ma nulla esclude – anzi – che presto non possa sbarcare anche in Occidente.
Il nuovo pericolo per la sicurezza informatica ha preso di mira gli utenti di dispositivi come iPhone e Android e quello che è un grado di fare fa piuttosto rabbrividire dato che, di fatto, il trojan ‘ruba la faccia’ delle sue vittime. Non ci credete? Adesso vedremo di cosa si tratta.
A individuare la nuova minaccia è stata la società di cybersicurezza Group-IB che ha lanciato l’allarme sulla diffusione di GoldPickaxe, una variante avanzata del precedente GoldDigger. Ecco cosa è in grado di fare il trojan ‘rubavolti’.
Il trojan è particolarmente insidioso perché in grado di entrare in possesso dei dati biometrici degli utenti e di altri dati sensibili. In questo modo, grazie all’intelligenza artificiale, i truffatori riescono a creare deepfake: immagini del tutto verosimili della vittima. Di fatto rubano i volti degli utenti per creare immagini-clone da usare a scopi truffaldini. Di recente un deepfake di Elon Musk è stato usato per vendere un falso software e una ditta di Hong Kong ha subito una truffa da 25 milioni di dollari sempre con la tecnica delle immagini clonate.
Dopo aver infettato il dispositivo, il malware GoldPickaxe è capace di estrarre i dati biometrici degli utenti tramite foto, video, SMS, carte d’identità e il monitoraggio delle attività online. Attualmente GoldPickaxe si è diffuso soprattutto in Vietnam e Thailandia, imitando oltre 50 app bancarie per portare a termine le sue operazioni. Il trojan oltretutto è in una fase di evoluzione, avvertono gli esperti di Group-IB. Questo vuol dire che gli utenti devono prestare molta attenzione e adottare alcune misure di protezione preventive. Come ad esempio:
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