Buffon: “La follia del portiere e la mia battaglia contro la depressione”. Arriva la sua autobiografia che va oltre il calcio.
Gianluigi Buffon, una delle icone del calcio mondiale, si racconta in un’autobiografia intima e profonda, “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”, in uscita oggi per Mondadori. Un libro che va ben oltre il racconto di una carriera straordinaria, svelando aspetti inediti della sua vita privata e professionale.
L’ex portiere della Juventus ricorda i suoi esordi precoci in Nazionale: “Non avevo ancora compiuto 15 anni quando fui convocato con l’Under 16 per giocare a Edimburgo. Era la prima volta in uno stadio britannico: gli spalti in legno, tifo indiavolato, un muro di trentamila persone addosso. Nebbia. Ero in panchina. Si mise a nevicare. Prato tutto bianco. Il mister mi chiamò: “Buffon, tocca a te”. Un’esperienza che ha segnato profondamente il giovane portiere, facendogli assaporare fin da subito le emozioni forti e le pressioni di questo ruolo.
Buffon: la follia del portiere e la battaglia contro la depressione
Buffon descrive il ruolo del portiere come una sorta di follia: “C’è qualcosa di masochista, nel portiere. I campi della mia giovinezza erano gli stessi degli anni 70: l’area dura come il cemento. I vecchi portieri li riconosci dalle mani ferite, dai fianchi dolenti, dalle tante volte che sono caduti fino a sanguinare”. Una passione viscerale, alimentata da una strafottenza che lo ha aiutato a superare le difficoltà e a raggiungere i vertici del calcio mondiale.
Il libro, però, non è solo un inno al calcio. Buffon racconta anche di un momento buio della sua vita, quando ha dovuto affrontare una profonda depressione: “Era la fine del 2023 mi si spalancò davanti il vuoto. Guarii dalla depressione anche grazie a Chagall. Così legai subito con Totti. Dissi a Conte di Ilaria D’Amico“. Un’esperienza dolorosa che lo ha segnato profondamente e che lo ha portato a riflettere sul senso della vita.
Nel libro, Buffon racconta anche del suo legame speciale con Francesco Totti, un’amicizia nata dalla condivisione di valori e di esperienze simili. L’ex portiere juventino parla anche del caso Criscito, difendendo il suo ex compagno di squadra dalle accuse di scommesse: “Lo facevo per adrenalina e mai sul calcio”.
“Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi” è un libro che va oltre il semplice racconto di una carriera calcistica. È un’autobiografia intima e profonda, che ci permette di conoscere meglio l’uomo dietro al mito. Un libro che parla di passione, di sofferenza, di rinascita e di amicizia.
Buffon, l’aneddoto dall’intervista: “Agnelli invitò Me”
Aneddoto dall’intervista all’ex portiere. “Agnelli invitò me, Thuram e Nedved a Villar Perosa. Ci accolse sorridendo e dicendo che noi eravamo i miliardi della Juventus che camminavano”. Questo avvenne dopo l’acquisto del club bianconero, che aveva venduto Zidane, per prendere Gigi Buffon.