Il figlio dell’ex capo della mafia è stato celebrato e ricordato dal figlio, sono spuntati anche dei like, ma tantissimi segni di sdegno
“Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in noi e con noi“. Sono passati sette anni esatti dalla morte del boss più sanguinario e spietato della mafia, quel Totò Riina che è stato catturato e ha passato il resto della sua vita in carcere. E a un anno dalla scomparsa, il figlio Salvo Riina, ha voluto ricordarlo e celebrarlo con un post su Instagram. Apriti cielo.
Salvo Riina è il terzogenito di quello che è stato definito “capo dei capi” della mafia siciliana e con un post sui social ha così voluto rendere omaggio al padre, morto nel carcere di Parma il 17 novembre del 2017.
Un posto che nel giro di qualche ora aveva raccolto oltre 430 like e diversi commenti che hanno lasciato parecchio di stucco. “Un grande uomo con i veri valori della famiglia. Ognuno di noi combatte la propria guerra per la sua famiglia“, “Grande uomo, non ne nascono più come lui”, “credo che sia giusto che ogni figlio rispetti il proprio padre. Qualsiasi cosa bella o brutta che sia che abbia fatto, ma il papà rimane sempre il papà“, il pensiero di alcuni utenti che hanno voluto partecipare al dolore del figlio, probabilmente amici.
Ma sono passate alcune ore, il posto girava nel web e, a poco a poco, sono arrivati un’onda di commenti e soprattutto di rabbia nei confronti del post appena fatto, con tante persone che si sono accanite contro Riina jr. Perfino su Facebook c’è stato lo stesso post che ha avuto oltre 600 like.
Riina jr omaggia il padre: rabbia e post rimosso
Un post che ha suscitato rabbia e polemiche di ogni genere anche perché nessuno si aspettava mai potesse accadere una situazione di questo tipo. Tante le persone che hanno scritto, risposto e replicato con sdegno ad un post “che celebra un assassino”.
Un post che ha suscitato indignazione anche da parte della presidente della Commissione antimafia Chiara Colosimo che su X ha scritto “Lo Stato ha vinto, Riina ha perso“. E ancora, la presidente non si è data per vinta e ha aggiunto: “Un uomo che si è contraddistinto per ferocia e malvagità; ha seminato tanto di quel sangue che nessuna ‘nostalgia’ potrà mai cancellare. ‘Totò è stato battuto’, e di lui non resta che il ricordo di un uomo in fuga, solo e braccato, che alla fine si è dovuto arrendere alla morsa degli inquirenti e delle forze dell’ordine che gli davano la caccia“.
Una serie di situazioni che hanno scatenato anche tanta altra gente, soprattutto il Comune di Corleone che non ha affatto gradito il post che ha inviato il figlio di Riina: “Continuano le provocazioni via social di Salvuccio Riina. Ancora una volta, l’amministrazione comunale, insieme a tutto il consiglio comunale, prende nettamente le distanze da tali sortite e anche da alcuni sconcertanti commenti, apparsi sotto il post su Instagram”.
Il boss Totò Riina appartiene a un passato di sangue che ha macchiato il nome di Corleone in maniera quasi indelebile. Tali esternazioni però non ci intimidiscono, ma anzi non fanno altro che rafforzare il nostro impegno quotidiano, insieme ai corleonesi onesti, per costruire una nuova Corleone, una Corleone dove personaggi come Riina jr non saranno più benvenuti”.