È il giorno della condanna per Filippo Turetta. In questi minuti la corte d’Assise di Venezia si è pronunciata nei confronti dell’imputato
Due mesi di processo, cinque udienze ed ora l’attesa per la sentenza nei confronti di Filippo Turetta. Nella giornata odierna, martedì 3 dicembre, la corte d’Assise di Venezia si è pronunciata sull’omicidio di Giulia Cecchettin. Decisione che arriva a poco più di un anno da quel tragico 11 novembre 2023.
Nessuna sorpresa rispetto alla vigilia. I giudici hanno accettato la richiesta della Procura condannando Filippo Turetta al massimo della pena e quindi all’ergastolo.
Omicidio Cecchettin, la sentenza su Turetta
La condanna a Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano aveva fatto ipotizzare una sentenza simile anche per Turetta, ma la speranza da parte dei legali del giovane era quella di una pena meno dura. Da parte del giudice, però, è stata accettata la richiesta della Procura.
Le accuse contestate sono quelle omicidio plurimo aggravato, occultamento di cadavere e porto armi. Sono state escluse le aggravanti di crudeltà e di stalking. “Abbiamo perso tutti – il primo commento di papà Gino – anche se giustizia è stata fatta e la rispetto. La violenza di genere, però, non si combatte con le pene, ma con la prevenzione. Come essere umano mi sento assolutamente sconfitto mentre come genitore non è cambiato assolutamente nulla rispetto a ieri“.
Ci fu premeditazione
La sentenza è arrivata al termine di un processo molto breve, ma ricco di contenuti. A partire dalle dichiarazioni dello stesso Turetta rilasciate lo scorso 25 ottobre. Parole spontanee con le quali sperava di poter cambiare un po’ le sorti del processo. Ma le sue frasi hanno portato la Procura a confermare la premeditazione e questa è stata confermata poi dalla condanna all’ergastolo decisa dalla Corte d’Assise di Venezia.
Naturalmente la vicenda non è assolutamente finita qui. Nelle prossime settimane saranno pubblicate le motivazioni e in base a quello si deciderà se ricorrere in secondo grado oppure no. Di certo la condanna all’ergastolo chiude un primo capitolo dell’omicidio Cecchettin.