Filippo Turetta per la prima volta in aula dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin. Una presenza che potrebbe cambiare l’esito del processo
È il giorno di Filippo Turetta. Il processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin prosegue e in questo venerdì in aula per la prima volta anche il killer della giovane. L’ex ragazzo della vittima ha incrociato lo sguardo di papà Gino. Non è presente, invece, la sorella Elena. “Non sono invincibile, non posso esserci“, queste le sue parole a poche ore dall’inizio dell’udienza.
Grande attesa per le parole di Turetta. Il giovane, come riportato dall’Adnkronos, ha garantito una piena confessione per rispetto di Giulia. “Voglio raccontare tutto quello che è successo – le sue parole davanti ai giudici – le memorie scritte nascono con l’obiettivo di mettere iscritto le cose che mi venivano in mente. Alcune, infatti, non me le sentivo di mettere per iscritto“.
Un racconto che Turetta ha iniziato dai giorni prima dell’omicidio. “La sera del 7 novembre ho scritto quella lista, ipotizzando questo piano, questa cosa di stare insieme a lei e poi farle del male – le parole del giovane – ero molto arrabbiato, avevo tanti pensieri, provavo un risentimento che avessimo ancora una volta discusso. Per me era un brutto periodo, io volevo tornare con lei e quella lista l’ho scritto per sfogarmi. Mi ha fatto sentire più tranquillo, come se le cose potessero cambiare. L’avevo buttata già anche se ancora la dovevo definire“.
Parole assolutamente sconvolgenti, ma che confermano come Turetta aveva praticamente definito il piano di uccidere Giulia quella sera. Una confessione che Filippo ha deciso di fare per “onorare la memoria della sua ex ragazza“. Una frase che ha fatto molto discutere e lo continuerà a fare anche nelle prossime ore.
Le parole di Turetta sono state dette davanti al padre di Giulia. Gino Cecchettin era presente in aula e per la prima volta dopo l’omicidio ha visto quel ragazzo che le ha ucciso la figlia. Assente, invece, la sorella Elena, che ha preferito non ascoltare dal vivo la confessione del giovane.
Il processo continuerà nelle prossime settimane per arrivare ad una sentenza nel giro di qualche mese. Vedremo se le dichiarazioni di Turetta porteranno ad una condanna minore oppure sarà ergastolo.
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