Omicidio Maria Campai, fermato un 17enne conosciuto online. Cosa sappiamo sul movente

Per la donna trovata morta dopo sette giorni di ricerche è stato fermato un 17enne: l’accusa è di omicidio. Cosa c’entra con Mara Campai

Donna 42enne di nazionalità rumena, Mara Campai era scomparsa venerdì 20 settembre da Viadana, in provincia di Mantova, dove era arrivata da Parma la sera del 19 settembre, insieme ad un amico. Dopo l’allarme erano subito scattate le ricerche e, anche grazie alla trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto? la notizia della sua scomparsa si è diffusa in tutt’Italia ed ha assunto rilevanza nazionale.

Novità sul caso Mara Campai
Novità sul caso Mara Campai: fermato un 17enne (cityrumors.it / foto: Facebook @Maria Campai)

Ricercata per sette interminabili giorni anche dai cani molecolari della Polizia, Mara Campai è stata trovata senza vita nella tarda mattinata di giovedì 26 settembre proprio vicino al luogo in cui l’amico l’aveva lasciata. La donna, infatti, aveva un colloquio di lavoro con un uomo, conosciuto su internet. Oggi la svolta: un 17enne è stato fermato per omicidio. 

Chi è il 17enne fermato

Fin dai primi momenti dopo la scomparsa e la denuncia, di Mara Campai si sapeva che si era recata a Viadana per effettuare un colloquio di lavoro con un uomo conosciuto online. L’amico che l’aveva accompagnata, infatti, l’aveva lasciata nei pressi del punto in cui la 42enne aveva l’appuntamento e di fatto, sette giorni dopo, è lì che hanno trovato il suo corpo senza vita. Poche ore dopo il ritrovamento del cadavere, i Carabinieri hanno fermato un 17enne di Viadana che, al momento, è accusato di omicidio: il giovane avrebbe conosciuto Mara online e l’avrebbe convinta ad incontrarlo, riuscendo a farla arrivare fino a casa sua nel paese in provincia di Mantova.

Novità sul caso Mara Campai
Novità sul caso Mara Campai: fermato un 17enne (cityrumors.it / ansafoto)

Secondo le prime ipotesi, sembra che i due abbiano avuto un incontro intimo e che a un certo punto, per motivi ancora da chiarire, il 17enne si sarebbe rivolto contro Mara e le avrebbe tolto la vita. Anche sulla base dell’analisi visiva del cadavere si suppone che il minorenne abbia colpito Mara alla testa con violenza; resta da chiarire, però, se abbia tentato di soffocarla o meno. Dopo l’uccisione, l’avrebbe presa in braccio e l’avrebbe portata nel giardino di quella villetta abbandonata, dove poi il corpo è stato ritrovato.

La testimonianza dell’amico

A dare l’allarme della scomparsa di Mara, il giorno dopo quel presunto colloquio, è stata sua sorella, con la quale la 42enne viveva a Parma da qualche tempo. Le prime ipotesi sono state quelle dell’allontanamento volontario ma ben presto si sono spostate su altre strade, che poi si sono rivelate tristemente vere. L’amico che l’aveva accompagnata a Viadana, nel frattempo, è stato sentito dalle autorità ma la sua testimonianza non è stata molto utile, poiché la stessa Mara era stata estremamente vaga a proposito della persona che doveva incontrare.

L’accordo tra i due era che lei sarebbe andata all’appuntamento, descritto all’amico come di lavoro ma non si sa se lei davvero pensasse ad un colloquio o se già sapesse trattarsi di un incontro amoroso. Al termine dell’appuntamento, poi, lei l’avrebbe chiamato per andarla a riprendere, ma quella telefonata all’amico non è mai arrivata.

Voleva cambiare vita

Mara Campai voleva cambiare vita e questo era ben chiaro alla sorella e all’amico, che conoscevano il suo passato turbolento e le sofferenze che aveva patito. Prima di stabilirsi a Parma con la sorella, infatti, Mara viveva in Toscana con l’ex marito e i due figli e quella era una parentesi di vita che voleva chiudere per sempre, per aprirne una più serena. La sorte, però, non le ha permesso di realizzare questo desiderio: ora il 17enne è al centro delle indagini.

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