“Sono sparite”, non si hanno più notizie di un gruppo folto di pecore che ha fatto perdere completamente le loro tracce: è allarme
Se non è allarme allora davvero poco ci manca. Fatto sta, però, che questa è una vicenda che non è passata affatto inosservata. Una curiosa notizia arriva direttamente da Orvieto e che vede come protagonista almeno 800 pecore. Le stesse che, però, hanno fatto perdere le loro tracce. Già, nessuno sa dove sono. Sparite completamente nel nulla. Si trovavano in un grosso allevamento di ovini che si trova al confine con la provincia di Viterbo. Questo è quello che ha fatto sapere il ‘Messaggero‘.
Un vero e proprio mistero quello che sta incuriosendo non solo la città in questione, ma un intero Paese. Dopo la denuncia sono partite le immediate indagini. A far scattare l’allarme ci hanno pensato i veterinari appartenenti all’Usl Umbria 2. Negli ultimi giorni, infatti, si sono presentati negli uffici della Procura della Repubblica di Trani con tanto di denuncia. Una notizia assolutamente da non sottovalutare e da prendere in leggerezza visto che ci sono molte cose a rischio.
Orvieto, più di 800 pecore svanite nel nulla: è allarme
In primis la sicurezza alimentare che è in pericolo. Per il semplice motivo che lo stabilimento produce sia agnelli e latte. Senza di loro, inoltre, non si può andare avanti. Anche perché la legge, in questo caso, parla chiaro: si impone, infatti, che gli ovini sopra i sei mesi destinati alla riproduzione debbano essere identificati singolarmente con l’applicazione di due identificativi di cui uno elettronico e registrati in banca dati dall’organismo delegato su dichiarazione dell’allevatore.
Senza dimenticare anche le leggi che tendono a prevenire la Tse, ovvero l’encefalopatia spongiforme che si può trasmettere all’uomo. Ed è per questo motivo che ogni allevatore deve necessariamente comunicare lo smarrimento dei suoi animali, con tanto di denuncia. Sia per caso di morte che per furto, entro le 48 ore dall’evento. Nel caso in cui uno degli animali, con età superiore ai 18 mesi, muoia l’allevatore deve comunicare l’evento al servizio veterinario e procedere al prelievo (come riportato appunto dal Tse).
Allo stesso tempo, però, l’allevatore in questione no è riuscito a fornire una motivazione valida in merito alla sparizione di questi 800 animali. Per lui è prevista una multa salatissima: si parla di almeno 225mila euro. Nel frattempo le indagini continuano e vanno avanti, visto che la vicenda non può affatto terminare qui.