Palpeggia studentessa minorenne, lei lo incastra con audio: guai per bidello

Palpeggia studentessa minorenne all’interno di una scuola, lei lo incastra con un audio: guai non da poco per un bidello 

Un nuovo terribile episodio di violenza che si verifica all’interno di una scuola. Vittima, ancora una volta, una studentessa minorenne che ha subito palpeggiamenti ed apprezzamenti non graditi da parte di un bidello. Episodi che si verificavano nei corridoi e nei bagni dell’istituto. Una terribile vicenda che arriva direttamente da una scuola media di Taurianova (provincia di Reggio Calabria). Vittima, appunto, una ragazzina di soli 13 anni.

E' accaduto a Reggio Calabria
Studentessa palpeggiata da bidello (Ansa Foto) Cityrumors.it

L’altro protagonista (assolutamente in negativo) di quanto accaduto un uomo di anni, collaboratore scolastico dell’istituto che risulta essere indagato. Non solo: la scuola lo ha sospeso dal servizio. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che si parla di violenza sessuale aggravata proprio nei confronti della minorenne. Episodi che si sono verificati lo scorso anno quando la vittima frequentava l’ultimo anno di scuola media.

Reggio Calabria, violenza su 13enne: indagato bidello

Come annunciato in precedenza l’uomo le rivolgeva degli apprezzamenti che, però, la ragazzina non gradiva affatto. Purtroppo non si è fermato solamente alle parole ma anche con inseguimenti lungo i corridoi. Mesi da incubo, mesi di molestie per la vittima. L’uomo approfittava dei momenti di pausa delle lezioni per seguire, appunto, la 13enne. Tanto da bloccare ogni tentativo di fuga agendo con palpeggiamenti nelle parti intime.

E' accaduto a Reggio Calabria
Carabinieri (Ansa Foto) Cityrumors.it

Solo che la ragazzina, però, è passata all’azione colpendo in contropiede il bidello. In un primo momento, infastidita dalle particolari “attenzioni” che riceveva, si è sfogata ed ha iniziato a parlare con i suoi genitori e le amiche strette. Dopo un po’ di coraggio ha deciso di presentarsi nella caserma dei carabinieri dove ha raccontato tutti gli abusi che aveva ricevuto dall’uomo. Subito è stato attivato il Codice Rosso (proprio come accade in questi casi).

Ad avviare le prime indagini di questa vicenda ci ha pensato la Gip di Palmi, Anna Laura Ascioti. Cosa ha fatto la vittima? Aveva fatto partire la registrazione audio con il suo cellulare incastrando l’uomo con le sue dichiarazioni. Il tutto è accaduto in bagno. In quella occasione è riuscita ad estrapolare una frase che ha rovinato la posizione del collaboratore scolastico: “Non dire niente, mi raccomando, ca m’attaccano. Non dire niente, mi raccomando, o mi arrestano“.

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