Papa Francesco ai confratelli gesuiti di Indonesia, Timor Est e Singapore: “Addormentarsi nella preghiera è importante. E sulle prediche…”
Si è concluso ormai da qualche giorno il viaggio di Papa Francesco tra Asia e Oceania. Il più lungo del suo Pontificato e, soprattutto, è stata un’occasione per incontrare i fedeli di Indonesia, Timor Est e Singapore. Ma in questi tre Paesi, come riportato dal Corriere della Sera, il Santo Padre ha avuto un colloquio privato con i confratelli gesuiti. Un momento in cui Bergoglio ha dato alcuni consigli fondamentale su come comportarsi.
Il testo integrale sarà pubblicato nei prossimi giorni. Intanto, il quotidiano italiano ha reso noto alcuni stralci delle conversazioni. Diversi, come detto in precedenza, i temi toccati tra cui anche la questione del Myanmar e la richiesta da parte del Pontefice di liberare l’ex primo ministro Suu Kyi.
La giornata di Papa Francesco
L’occasione dell’incontro con i gesuiti è stata anche l’occasione di rivelare particolari della vita del Pontefice che noi non conosciamo. Come, per esempio, la giornata tipo di Bergoglio. Papa Francesco ha raccontato di svegliarsi alle 4 e un’ora dopo di iniziare la preghiera e parlare con il Signore. Poi il trasferimento al Palazzo per le udienze. Pranzo, riposo e ancora una volta preghiera.
“È molto importante per la preghiera fare letture spirituali – spiega il Pontefice – dobbiamo fare crescere la nostra spiritualità, con buone letture. È capitato anche di addormentarmi nella preghiera. Non è assolutamente un problema. Anzi, significa che sto bene con il Signore. Mi riposo pregando. Non lasciare mai la preghiera“.
Papa Francesco e il consiglio di perdonare
Perdonare sempre. È questo l’altro consiglio che il Pontefice ha dato ai gesuiti. “Mi piacciono i sacerdoti che predicano per 8 minuti e dicono tutto e che hanno misericordia“, spiega Papa Francesco, che aggiunge: “Nei miei 53 anni di sacerdozio non ho mai rifiutato una assoluzione. Dio capisce tutto. Non portiamo il confessionale ad essere un tribunale o un consultorio psichiatrico“.
I gesuiti gli hanno anche chiesto qual è la croce più grande che porta dopo essere diventato Papa. Nella risposta il Pontefice ha ricordato che ognuno ha la sua, ma la forza del Signore ti porta ad andare avanti. Per Bergoglio essere Santo Padre non è più difficile di essere prete, suora, oppure vescovo.
