Di ritorno dal Lussemburgo, il Pontefice ha parlato un po’ di tutto e ha avuto parole dure, anche contro Israele
Parole dure, durissime da parte di Papa Francesco. Dal suo ritorno in Lussemburgo, il Pontefice ha chiarito alcuni concetti sui quali, ultimamente, c’erano state un po’ di polemiche, soprattutto con le donne che non avevano preso bene alcune sue parole.
Non ha usato mezze parole, ma è andato diretto e senza filtri, il Pontefice sull’aborto, ad esempio, definendolo ancora una volta un “omicidio”, ma se l’è presa anche con i medici che lo praticano, definendoli dei “sicari“. E non ha accennato ad alcun passo indietro su Re Baldovino, per il quale si sta facendo un percorso di beatificazione, anche perché fu il Re che abdicò per non voler mettere la sua firma sulla legge per l’interruzione di gravidanza, tanto che Papa Francesco dice che “aveva i pantaloni”.
Ma allo stesso tempo è altrettanto duro con chi abusa sessualmente delle donne, tanto da essere i primi e sempre a disposizione per “aiutare” anche con risarcimenti chi subisce abusi sessuali. Nei giorni scorsi, Bergoglio era stato criticato tantissimo dall’università di Lovanio, che l’aveva criticato per alcune sue parole sulle donne, e lui ha risposto di non essere per “nulla antiquato”, anzi contrasta chi mette sullo stesso piano il femminismo e il maschilismo.
Riguardo alle sue parole sull’aborto, il Papa rivendica e dice: “Le donne hanno diritto alla vita, alla vita loro e alla vita dei figli, ma un aborto è un omicidio, la scienza ti dice che già al (primo) mese dal concepimento ci sono tutti gli organi, si uccide un essere umano. I medici che si prestano a questo sono, permettimi la parola, sicari, e su questo non si può discutere. Si uccide una vita umana, le donne hanno il diritto di far crescere la vita. Un’altra cosa sono i metodi contraccettivi, questa è un’altra cosa, da non confondere”.
Papa Francesco durissimo con Israele
Il Pontefice non ha dimenticato quanto sta avvenendo in Ucraina e soprattutto in Israele, tanto da dire la sua su quanto è avvenuto in questi ultimi giorni con l’incredibile bombardamento israeliano di Beirut, costato la vita al capo di Hezbollah, Nasrallah, con il Papa che ha definito l’uso di così tante bombe “sproporzionato” partendo dal fatto che si parli di difesa, ma che fa capire in realtà “una tendenza dominatrice che va oltre la moralità“.
E poi ribadisce quanto sta accadendo a Gaza, raccontando che “Tutti i giorni io personalmente sono al telefono con la parrocchia di Gaza, lì dentro, ci sono più di 600 persone, e mi dicono le cose che succedono, anche le crudeltà che succedono lì. Quanto a quello che lei mi dice, non ho capito bene come sono andate le cose, ma la difesa sempre deve essere proporzionata all’attacco e non lo è…“.
Le parole di Papa Francesco sono cariche di dolore e amarezza, tanto che afferma quello che pensa da sempre sulla guerra: “Anche nella guerra c’ è una moralità da custodire: la guerra è immorale ma le regole di guerra indicano qualche moralità. Quando questo non si fa si vede quello che noi in Argentina chiamiamo il cattivo sangue”
