Direttamente da Parigi il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha lanciato un vero e proprio allarme: “La nostra Europa può morire”
Se non si tratta di un campanello d’allarme allora poco ci manca. Fatto sta, però, che le ultime dichiarazioni di Emmanuel Macron non sono assolutamente passate inosservate. Il presidente della Repubblica francese, direttamente da Parigi, ha riferito chiaramente che l’Europa è in serio pericolo e che rischia addirittura di morire. L’obiettivo, ovviamente, è fare in modo che tutto questo non accada. Il tutto dipende solamente dai Paesi che fanno parte dell’Unione Europea e, di conseguenza, dalle loro scelte.
Parole che arrivano direttamente dall’università “La Sorbona” della capitale francese. Un discorso che apre ufficialmente la propria campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni Europee del mese di giugno. Macron non ha avuto alcun dubbio ed ha deciso di riproporsi nuovamente come candidato per la prossima Commissione europea. Per il presidente francese l’Europa non deve continuare ad essere un “vassallo” per gli Stati Uniti D’America.
Queste sono alcune delle sue parole che ha rilasciato dall’interno dell’ateneo: “L’Europa non è soltanto un pezzetto dell’Occidente, ma è un mondo che pensa alla propria universalità e vuole costruire partnership equilibrate e per farlo è essenziale aggiungere questo ai nostro sforzi per l’ecologia e agli altri progressi che abbiamo fatto“. Un modello economico, quello europeo, che per lo stesso Macron non è più sostenibile.
Segno del fatto che l’Europa si trova, in questo momento, in una situazione di accerchiamento. Non solo: l’Europa si sta mostrando ancora molto lenta e per nulla ambiziosa. Quindi ci vorrebbe una spinta in avanti per accelerare le cose. Afferma che l’avvenire del suo Paese è assolutamente indissociabile dall’avvenire dell’Europa. Anche se degli importanti miglioramenti, ammette, ci sono stati per quanto riguarda la materia di unità e di sovranità.
Gli ultimi dati che arrivano direttamente dalla Francia parlano molto chiaro. La lista dell’estrema destra del “Rassemblement National“, con a capo Jordan Bardella, si trova al 31%. Molto indietro, invece, troviamo la Hayer (con il 16%), poi il Partito socialista guidato da Raphael Glucksmann e Place publique al 13%. In conclusione Macron rivela che serve un importante cambio di passo sulla difesa. Una condizione inevitabile per la sicurezza del Paese arriva solamente da un fattore: ovvero che la Russia non vinca il conflitto in Ucraina.
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