Epilogo assurdo quanto davvero inconcepibile quello di una partita di calcio tra bambini in uno dei circoli più frequentati della capitale
Doveva essere una sana giornata di sport e divertimento per dei bambini che magari sognano di emulare le gesta dei loro idoli sul campo di calcio. A soli nove anni è lecito cercare di emulare il gesto di Messi o una giocata alla MBappè, per loro resta un gioco. Peccato che il loro divertimento sia stato preso troppo sul serio da un manipolo di genitori che dietro la rete di recinzione che circonda il campo di calcio prima hanno cominciato a inveire ad alta voce, poi sono passati alle vie di fatto venendo a contatto. La rissa è stata generale e qualcuno è finito all’ospedale in codice rosso!

Frequentare un centro sportivo con il proprio figlio o il proprio nipote tra i 10 e i 15 anni è come entrare in un mondo virtuale perchè si può assistere anche a scene davvero assurde oltre che impensabili. Che sia calcio, nuoto, tennis o basket, c’è sempre un genitore, forse un po’ frustrato per non essere riuscito a coronare il suo sogno sportivo, pronto a scaricare tutte quelle aspettative sul proprio figlio o figlia che sia, con atteggiamenti a dire poco censurabili.
La partita dei bimbi trasformata in far west dai genitori
Eppure i grandi dovrebbero dare l’esempio ai più piccoli, perchè tra i compiti di un genitore che porta il proprio figlio a fare sport ci dovrebbe essere quello di spiegare i veri valori di una competizione, il rispetto dell’avversario, la grandezza nell’accettare una sconfitta, per di più se quella partita o quella gara si svolge nel circolo sportivo della Polizia. Un motivo in più per avere rispetto delle regole. Niente di tutto questo evidentemente è passato nella testa di quel gruppo di genitori che sabato scorso hanno deciso di mettere fine alla partita dei loro figli, di soli nove anni, facendo letteralmente invasione di campo e dandosele di santa ragione in barba all’assurdo esempio che stavano dando ai loro eredi.

L’episodio è accaduto presso il centro sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato a Tor di Quinto, nella zona della Capitale, e ha visto coinvolte decine di genitori che hanno costretto l’arbitro e gli organizzatori a sospendere la partita e far rientrare precipitosamente i piccoli calciatori al riparo negli spogliatoi, mentre in campo succedeva di tutto tra loro.
La partita è finita all’ospedale
A scatenare la furia degli adulti pare siano state vecchie ruggini dalla gara d’andata, qualche parola di troppo mal digerita, qualche provocazione non dimenticata e alla prima occasione il fuoco della rabbia e della vendetta si è riacceso violento. Sull’increscioso episodio e sui motivi scatenanti della lite stanno indagando gli agenti del distretto Ponte Milvio, cercando di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e anche i protagonisti della zuffa.

Quando la situazione è degenerata alcuni genitori sono scesi in campo invadendolo, mentre altri si lanciavano insulti e offese e nel parapiglia volavano schiaffi, calci e pugni. A rimetterci più di tutti è stato uno dei genitori che ha ricevuto addirittura una bastonata sulla testa che lo ha fatto andare sanguinante al pronto soccorso del più vicino ospedale in codice rosso, con una prognosi di 30 giorni.