Pecoraro: “Troppi episodi ostili nei confronti degli ebrei”

Da inizio anno è il coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo e il suo è un allarme: “Ci sono troppi cattivi maestri, spero che la maggioranza silenziosa si faccia sentire”

Episodi sempre più crescenti e devastanti. Svastiche e stelle di David sui muri, minacce, offese e insulti di ogni genere nei confronti di persone di religione ebraica. Da quando Hamas ha colpito Israele, gli episodi non fanno che moltiplicarsi ogni giorno. A parlarne è l’ex Prefetto Giuseppe Pecoraro che ora è il coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo e fa capire tutta la sua preoccupazione per quello che sta avvenendo. “Sicuramente c’è un aumento degli episodi di antisemitismo. Quello che mi sembra più preoccupante, però, è ciò che sta accadendo nelle università. L’appello degli oltre 3 mila docenti che chiedono l’interruzione delle collaborazioni degli atenei italiani con le istituzioni di ricerca e universitarie israeliane finché non sarà ripristinato il rispetto del diritto internazionale e umanitario, mi ricorda quello che accadeva con i cattivi maestri durante la stagione del terrorismo“, ha detto l’ex Prefetto.

La violenza
Svastiche e stelle di David sui muri, l’antisemitismo dilaga sempre di più (Ansa Cityrumors.it)

 

Per Pecoraro è un momento delicato e sul quale non bisogna avere distrazioni di nessun genere: “La presenza di quegli oltre 3 mila docenti fa pensare che tra di loro ci siano cattivi maestri, come lo fu Toni Negri, che spingono i ragazzi a formarsi una cultura completamente sbagliata. Non si denunciano gli atti contro Israele, una democrazia occidentale che fa parte della civiltà occidentale. E non sono soltanto le università ad avere un comportamento errato”.

“Esiste una maggioranza silenziosa a favore d’Israele, ma non prende posizione”

Il parere
Giuseppe Pecoraro ex Prefetto e coordinatore nazionale per l’antisemitismo (Ansa Cityrumors.it)

 

Quello che fa pensare Pecoraro è che ci sono situazioni che non riesce a spiegarsi, come le tante persone che non prendono posizione ma ce l’hanno, eccome: “I corpi intermedi sono silenti. Esiste una maggioranza silenziosa a favore di Israele ma non prende posizione. In questo modo sembra quasi che esista, invece, una maggioranza a favore di Hamas“.

Quello di Pecoraro è quasi un attacco a tanti ambienti che secondo lui stanno facendo un po’ troppo silenzio e non si espongono: “Ai sindacati, al mondo sportivo, le comunità religiose, il settore culturale. Non devono restare in disparte, ma devono usare la propria influenza per contrastare l’antisemitismo e promuovere atti pubblici di solidarietà. Quello che stiamo vivendo mi ricorda quello che avvenne nel 1977 durante la contestazione all’università La Sapienza nei confronti del segretario della Cgil Luciano Lama da parte del movimento giovanile. Non ci fu una presa di posizione da parte del mondo accademico e il silenzio è uguale all’indifferenza, si dà la possibilità a chi si schiera di assumere una posizione che appare prevalente. Soltanto alla fine degli anni Settanta, quando fu ucciso il sindacalista Guido Rossa, si ebbe la percezione di quanto poteva essere pericoloso quello che stava accadendo”.

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