Questa volta i social network hanno trasformato una grave disattenzione in un enorme sospiro di sollievo per la coppia protagonista di una storia dall’esito non scontato
Una fatalità che stava costando davvero carissima ad una donna intenta a afre la spesa al supermercato vicino casa. Quel regalo molto “prezioso”, quel ricordo tra due persone che si amano, perché anche un amore può essere per sempre esattamente come la popolare pubblicità raccontava per un diamante. E proprio un anello di diamante è il protagonista di questa incredibile storia.
Chi ha detto che non ci si può più fidare di nessuno? La storia a lieto fine raccontata da uno degli stessi protagonisti lascia ancora un’ottima speranza. Il racconto nasce, ovviamente, sui social, in particolare su Facebook, dove qualcuno comincia a leggere un messaggio così, lanciato come una bottiglia nel mare “Buongiorno, mia moglie ieri verso le 19 fuori il Conad su Corso Trieste nei pressi di piazza Annibaliano ha perso una veretta di diamanti Damiani. Immaginerete che al di là del puro valore economico ha un profondo valore affettivo. Se qualcuno l’avesse trovata può contattarmi, ne saremo grati e riconoscenti. Grazie”.
Il post come un messaggio nella bottiglia
Un messaggio lanciato nel mare del web, esattamente come il messaggio messo in una bottiglia e affidato alle maree marine. Una speranza, l’ultima possibilità, perché purtroppo l’anello di diamanti sembrava perso per sempre, ma quell’ultima speranza affidata così nelle mani dell’etere valeva la pena di provarla. In realtà il post era stato affidato al gruppo Facebook di quartiere, particolari comunità di persone nati per aiutare le persone a vivere più consapevolmente la propria realtà locale, per entrare in contatto con i vicini, magari per condividere consigli o addirittura incontrare vicini con interessi comuni. La moglie si era resa conto di non avere più al dito il prezioso anello, una veretta da almeno 6mila euro, intorno alle ore 19 di mercoledì 28 febbraio all’uscita del supermercato Conad di Corso Trieste. E’ stato allora che il marito ha deciso di rivolgersi al gruppo Facebook, specificando la zona, nel quartiere Trieste, zona nord di Roma, e confidare nell’onestà dei suoi “vicini”.
Messaggio ricevuto
Dopo aver ricevuto in risposta diversi messaggi di solidarietà, qualcuno poco speranzoso, verso mezzanotte la risposta tanto attesa “Le ho scritto in privato” il commento di una residente di nome Linda. Un botta e risposta via web che fa ancora capire che forse per questo mondo c’è ancora una speranza. “È stato bello scoprire che ci sono ancora persone oneste, il più sentito ringraziamento va alla persona che oggi ha riconsegnato l’anello ritrovato a mia moglie. Le saremo sempre grati”, la risposta resa pubblixa sempre sul social del gruppo >Meta da parte del marito. “È stato un piacere”, la semplice la sincera della signora Linda che aveva ritrovato il prezioso anello. Immediate le reazioni di altri utenti, in particolare una scrive “In questo gesto d’altri tempi ritrovo il sapore di un’etica morta che mi rende orgogliosa di essere parte di una umanità sempre più rara, che fa notizia ormai quando si palesa”. E qualcuno si chiederà se la signora Linda avrà ricevuto una qualche forma di ricompensa.