Permessi malattia per figli, come fare per poterli richiedere? Tutto quello che serve sapere a riguardo e non solo
I lavoratori dipendenti devono sapere che hanno un forte ed importante diritto: ovvero quello relativo ai permessi. In modo tale da far combaciare la loro vita privata e l’occupazione. In particolar modo se sono genitori visto che la possono chiedere anche per quanto riguarda la malattia dei loro figli. Anche per coloro che sono stati adottati. Anche se c’è da sapere un qualcosa di molto importante: le modalità cambiano in base all’età dei figli. Poter richiedere permessi, in questo caso, potrebbe avere delle difficoltà.
Nel caso in cui si dovesse trovare un accordo nel rimanere a casa, per via dello “smart working“, allora non è prevista alcun tipo di indennità. Permessi a parte, serve comunque un certificato medico per poter fornire al lavoro. Quanti genitori hanno avuto problemi nell’andare a lavoro sapendo che a casa uno dei loro figli è malato? In merito al “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53” ci sono novità.
In questo modo si va a disciplinare la richiesta dei permessi per le malattie dei figli. Se uno di loro ha meno di tre anni è possibile assentarsi per l’intera durata della giornata. Nel caso in cui l’età è compresa tra i 3 e gli 8 anni, i genitori possono assentarsi dal lavoro per un numero massimo di cinque giorni lavorativi all’anno. Come riportato in precedenza, però, bisogna giustificare il tutto con un certificato medico che confermi la malattia del piccolo.
Come richiedere permessi malattia per figli?
Discorso diverso, invece, per quanto riguarda il congedo parentale. In questo modo si va ad estendere il periodo nel quale si accudiscono i figli fino ai 12 anni. Lo possono usufruire anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. La legge permette ai genitori di avere una maggiore flessibilità per prendersi cura dei figli nel momento in cui ne hanno bisogno. Da precisare che i giorni di permesso per i figli non contribuiscono all’accumulo di ferie retribuite o alla percezione della tredicesima.
Fino a tre anni del figlio/a le assenze dal lavoro sono coperte da contribuzione figurativa. Altrimenti i 5 giorni annui previsti per malattie del figlio/a, dai tre agli otto anni, sono coperti da contribuzione figurativa. Situazione diversa, invece, per quanto riguarda i dipendenti del settore pubblico. Fino al terzo anno del figlio/a, è previsto il diritto a 30 giorni regolarmente retribuiti per anno per le malattie del bambino/a, con relativa contribuzione obbligatoria. Fino ad 8 anni del figlio i 5 giorni ogni anno a disposizione di ciascun genitore sono senza retribuzione anche nel settore pubblico. Anche se possono usufruire della copertura contributiva.