Mentre ci si avvicina al giorno 1000 dell’invasione della Russia in Ucraina, anche la Polonia adesso entra in gioco
Nuovo drammatico capitolo della guerra in Ucraina. Questa mattina, a pochi giorni dal millesimo giorno dall’invasione subita, il Paese si è risvegliato facendo la conta dei danni provocati dagli attacchi della Russia.
Nello specifico, la capitale Kiev è stata scossa da una serie di esplosioni, mentre il sistema di difesa aerea tentava di intercettare un attacco su larga scala. Ancora più in particolare, due edifici residenziali sono andati in fiamme, a confermare la violenza dei raid. Il sindaco della capitale, Vitali Klitchko, ha aggiunto che c’è stato un ferito a causa di un frammento di drone caduto su un condominio.
Ma non è finita qui, perché gli attacchi non si sono limitati esclusivamente alla capitale. No, le esplosioni sono state registrate anche nelle città di Zaporizhia, Dnipro, Kryvyi Rih e Odessa. A livello ufficiale l’aeronautica ucraina ha parlato di decine di missili da crociera e balistici, lanciati da bombardieri strategici, accompagnati da uno sciame di droni da combattimento.
L’allarme è stato spiegato nel dettaglio dal ministro dell’Energia dell’Ucraina, German Galushchenko: “È in corso un massiccio attacco al sistema elettrico, le forze russe stanno attaccando gli impianti di produzione e trasmissione di elettricità in tutto il Paese“.
L’offensiva in questione ha costretto le autorità ucraine a interrompere l’elettricità in alcune zone per scongiurare un possibile collasso della rete, nel caso in cui le centrali fossero state colpite. “Si tratta di una misura preventiva“, ha dichiarato il capo dell’amministrazione regionale di Kiev, Serhii Popk.
La tensione si sposta anche oltre il confine. La Polonia, paese Nato (non esattamente un dettaglio di poco conto) confinante con l’Ucraina, con un comunicato del Comando Operativo su X ha definito l’operazione russa un “massiccio attacco” e ha alzato il livello di allerta: “A causa di un massiccio attacco della Russia, che sta portando avanti attacchi con missili da crociera, missili balistici e droni contro siti situati, tra gli altri luoghi, nell’Ucraina occidentale, sono iniziate le operazioni degli aerei polacchi e alleati nel nostro spazio aereo“.
Nei cieli polacchi, aerei nazionali e alleati pattugliano senza sosta, monitorando una situazione che si fa sempre più incandescente. L’Ucraina resiste, ma il bilancio di queste ore resta pesante. La guerra, ormai a ridosso del terzo inverno, non conosce tregua. Sul fronte e nelle cancellerie europee cresce il timore che il conflitto possa ulteriormente allargarsi, minacciando la stabilità dell’intera regione.
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