Polmoniti atipiche estive nei bambini, scatta l’allarme: i sintomi possono essere confusi, prestare attenzione a questi segnali

Scatta la preoccupazione per l’aumento dei casi di polmoniti atipiche estive nei bambini. Quali sono i primi sintomi della malattia? 

Durante i mesi estivi i germi maggiormente responsabili di polmoniti sono quelli cosiddetti atipici o intracellulari, come la Chlamydia pneumoniae, il Mycoplasma o la più grave Legionella. Questi casi necessitano di una diagnosi tempestiva, poiché anche solo pochi giorni possono determinare un peggioramento rapido.

Polmoniti atipiche estive nei bambini
Scatta l’allarma per l’aumento dei casi di polmoniti atipiche estive nei bambini – Cityrumors.it

Le polmoniti atipiche possono diventare, nella maggior parte dei casi, bilaterali, diffondendosi in entrambi i polmoni. Questa situazione porta alla comparsa di gravi complicazioni che possono evolvere nella necessità dell’incubazione del paziente e di un coma farmacologico.

In seguito alla diagnosi, è fondamentale consigliare al paziente la terapia antibiotica più adeguata, come le categorie di macrolidi, le tetracicline e i fluorchinolonici. Se presi in tempo, la cura antibiotica è in grado di fermare e debellare il germe colpevole dell’infezione, anche dopo 48-72 ore dalla prima assunzione.

Polmoniti atipiche estive: allarme tra i bambini

Nelle ultime settimane, in Trentino si sono registrati molti casi di polmoniti atipiche estive tra i pazienti più piccoli. I bambini accusano mal di gola, stanchezza, dolori in tutto il corpo, tosse e comparsa di febbre. Secondo quanto riscontrato dagli specialisti attivi in zona, i casi di polmonite registrati avrebbero un’origine batterica. Il consiglio ai genitori è quello di portare i propri figli dal pediatra alla comparsa dei primi sintomi, compresa una strana stanchezza e la mancanza di voglia di giocare.

Polmoniti atipiche estive tra i bambini
Allarme tra i bambini: registrati casi in aumento di polmoniti atipiche – Cityrumors.it

Il batterio responsabile sarebbe un mycoplasma, noto per causare infezioni respiratorie e per diffondersi più facilmente nei periodi caldi. La durata media della degenza è di 5, 6 giorni per i bambini ricoverati nel reparto di pediatria e di 10 giorni per i bambini in terapia intensiva. «Non c’è nessuna emergenza e la situazione è sotto controllo», ha dichiarato il direttore generale dell’apps Antonio Ferro, il quale è stato informato degli episodi registrati nel territorio. L’Apss ha promosso una campagna vaccinale contro lo pneumococco per l’autunno prossimo.

Per i più piccoli, invece, sarà offerto gratuitamente il nuovo anticorpo monoclonale Nirsevimab, rivolto alla prevenzione dell’infezione da virus respiratorio sinciziale. Potranno usufruire dell’esenzione i bambini nati dal primo aprile del 2024 in avanti, inclusi i nati pretermine, con cardiopatia congenita, displasia broncopolmonare, poiché i bambini nati tra gennaio e marzo hanno già affrontato una stagione epidemica.

Gestione cookie