Pomodorini tossici nelle scuole, tantissimi i bambini che si sono sentiti male: interviene direttamente il ministero
Tantissimi i casi di bambini che si sono sentiti male dopo aver mangiato dei pomodorini che sono risultati tossici. Una clamorosa vicenda che arriva direttamente dall’Emilia-Romagna. Tanto è vero che è dovuto intervenire appositamente il ministero che ha deciso di sospendere il progetto che si sta svolgendo in molti istituti scolastici del nostro Paese dopo che moltissimi bambini hanno accusato malesseri dopo aver mangiato, appunto, questi prodotti.
Il tutto, ovviamente, in attesa che verranno effettuati esami e verifiche da parte del Dipartimento prevenzione delle Ausl coinvolte. L’obiettivo, infatti, è cercare di capire cosa è successo e, soprattutto, come sia potuto accadere una cosa del genere. Come annunciato in precedenza nel mirino del ministero ci sono finiti, appunto, i pomodorini che facevano parte di questo progetto. Anche in altre parti di Italia (non solo in Emilia Romagna) ci sono stati casi di malesseri e molto altro ancora.
Proprio in Romagna sono state diverse scuole elementari che sono state coinvolte. Addirittura quattro in provincia di Cesena, una a Forlì e Faenza. Istituti che hanno preso parte al progetto “Frutta e verdure nelle scuole”. L’Ausl sta cercando di capire se siano stati effettivamente i pomodorini la causa di questi malesseri. Nel frattempo il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) tramite la sua direttrice generale Teresa Nicolazzi ha interrotto d’imperio il progetto.
Episodi che si sono verificati precisamente il 9 e 10 maggio 2024 presso gli istituti comprensivi “Modena 2 Carchidio – Strozzi”, “Alberghi e Carchidio”. In queste scuole gli alunni hanno manifestato sintomi di malessere. Anche dalla scuola primaria paritaria “Beata Vergine Maria” – Collegio Villoresi a Merate (provincia di Lecco) ci sono stati diversi episodi di malessere. Il ministero ha deciso di sospendere tutte le attività previste nel progetto presentato dall’O.P. Kiwi Sole soc. coop. agr.
In merito a questa vicenda ha preso la parola Alessandro Ronchi, appartenente ad Alleanza Verdi e Sinistra Forlì che ha precisato: “Il cibo ai nostri bimbi deve essere biologico. Un progetto che avrebbe lo scopo educativo di incoraggiare il consumo di frutta e verdura da parte del Ministero dell’Agricoltura e dal ministro Lollobrigida. Il futuro del nostro cibo deve passare dalla sostenibilità della sua produzione e tutela della salute dei cittadini. E’ un problema serio. La frutta tagliata a spicchi e imballata nella plastica non è sostenibile“.
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