Un episodio terribile che ha visto come vittima una professoressa di un istituto, vittima dei suoi studenti: adesso ha il terrore di ritornare a scuola
Pochi giorni fa si è verificato un altro terribile episodio di violenza nelle scuole e, soprattutto, all’esterno. Vittima, ancora una volta, una professoressa presa di mira dai suoi alunni. Ovvero quella della docente di Parma che è stata presa a sassate dai un gruppo di suoi alunni di seconda media. La paura non è per nulla passata. Anzi, adesso ha il terrore di ritornare a scuola perché teme per la sua incolumità. Un episodio che ha sconvolto l’intero mondo scolastico italiano.
Soprattutto l’attuale ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha condannato l’episodio ed ha espresso tutta la sua solidarietà nei confronti dell’insegnante. Proprio quest’ultima ha deciso di rivolgersi al sindacato degli insegnanti ‘Gilda‘ di Parma e Piacenza. La denuncia, infatti, è quella di essere vittima di ritorsioni da parte di quegli alunni delinquenti. Una paura enorme nel ritornare a scuola e fare quello che di più ama al mondo: insegnare.
Secondo quanto riportato dal ‘Corriere della Sera‘ la professoressa ha descritto la classe in questione un ambiente dove non riconoscono né il rispetto né le regole. A quanto pare, però, non si trattava affatto del primo episodio di violenza che l’ha vista vittima. Già in passato, infatti, la docente aveva denunciato comportamenti offensivi nei suoi confronti. Sperava di trovare l’appoggio ed il sostegno da parte dei suoi colleghi, ma senza successo.
Anzi, le avrebbero anche consigliato che mettere le note sul registro non sarebbe servito ad evitare il problema. Segno del fatto che la situazione che si verifica all’interno della classe può essere ancora più grave di quella che emerge dalle annotazioni sul registro. Lo scorso 9 febbraio, al termine delle lezioni all’istituto “Salvo D’Acquisto” di Parma, la professoressa sarebbe stata inseguita (in via Sbravati) da un gruppo di suoi studenti che l’avrebbe presa a sassate. Fortunatamente non è stata colpita, ma solo sfiorata.
Troppo per la donna che ha deciso di presentarsi, il giorno dopo, in Questura per raccontare i fatti. Insulti e minacce iniziati già all’interno della classe e proseguiti all’esterno della scuola. Lamentandosi anche del fatto che i ragazzi possano scamparsela senza nessuna punizione visto che hanno meno di 14 anni. Così come per i genitori. Come annunciato in precedenza anche il ministro Valditara ha alzato la voce: “Non bisogna più giustificare e tollerare questi episodi di violenza fatti da bulli e violenti“.
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