Sotto la guida di Lo Voi, spiati pm e finanzieri. La Procura di Roma ha intercettato i suoi pm e gli uomini delle Fiamme gialle.
Sotto la guida del procuratore Lo Voi, la Procura di Roma è al centro di un’indagine per spionaggio. Microspie sarebbero state trovate negli uffici dei militari dopo una presunta fuga di notizie su un’inchiesta per droga. Un’ombra inquietante che getta dubbi sulla trasparenza e la legalità delle operazioni.
Le intercettazioni, disposte dallo stesso Lo Voi, mirano a scovare la “talpa” responsabile della fuga di notizie. Un atto che, se confermato, minaccia di minare dalle fondamenta i delicati equilibri tra inquirenti e forze dell’ordine. Mentre l’indagine prosegue, emergono nuovi interrogativi sulle dinamiche interne alla Procura e sul ruolo chiave di Lo Voi in questa complessa vicenda. Un intreccio di potere e segreti che rischia di scuotere dalle fondamenta il sistema giudiziario italiano.
Lo Voi: La procura di Roma indaga se stessa
Non si placa lo scontro tra il Governo Meloni e il titolare della Procura di Roma, Francesco Lo Voi. Tanti i dossier che si intrecciano, dal caso Almasri al caso Caputi fino alla querelle sui voli di Stato e altro ancora. Tutti corrono con la mente ai violenti scontri tra toghe e governo dai tempi di Berlusconi premier.
La Procura con a capo Francesco Lo Voi, per molto tempo si è auto indagata. Lo stesso Lo Voi ha autorizzato lo spionaggio. Tra i nomi, spunta quello del pm Gallo. il quale ha fatto realizzare perizie grafologiche su finanzieri. Una vicenda molto invasiva.
Le cimici sarebbero state attive tra novembre e dicembre 2023, ma il risultato si è rivelato disatteso. Giugno 2024, sempre Gallo chiede a Lo Voi di verificare gli accessi ai sistemi informatici. Si susseguono indagini, faldoni e richieste, proroghe incluse. Solo ad ottobre si scoprirà che per un anno, i finanzieri sono stati semplicemente trattati come “criminali”. Nessuna conferma, tante critiche, recapitate a Lo Voi.