Il Ministero del benessere animale ha proposto lo stop all’allevamento dei bassotti per i noti problemi scheletrici
Nel XIX secolo si è diffusa la pratica di creare cani in laboratorio. Molti degli amici a quattro zampe che possediamo oggi nelle nostre case non sono in realtà specie naturali. Chi per un motivo, chi per un altro sono stati creati dall’uomo per renderli funzionali a degli obiettivi ben specifici. Il problema, però, è che alcuni di questi con il passare del tempo iniziano ad accusare le loro anomalie. I boxer faticano nella respirazione, i pastori tedeschi rischiano di perdere l’uso delle gambe posteriori e i bassotti, nati per scavare nelle tane dei tassi, soffrono per la forte ernia che li colpisce.
Una sofferenza che il ministro tedesco del benessere animale Cem Özdemir, non sarebbe più disposto ad accettare. Secondo quanto riportano dalla Germania, questo vorrebbe promuovere il divieto di allevare i bassotti in terra tedesca. Così facendo ne limiterebbe sensibilmente la presenza e, se tutti dovessero seguirlo, rischiererebbe di portare all’estinzione della specie. Un esito che l’obiettivo di non far circolare razze canine destinate, per cause artificiali, al tormento fisico. Per quanto dispiaccia a tutti, però, questa proposta non sembrerebbe aver trovato molta approvazione nel popolo che, spera, venga bloccata prima ancora di nascere.
La difesa dei bassotti
A rasserenare tutti, però, ci ha pensato il Verband der Deutschen Hundezüchter – l’associazione degli allevatori – la quale ha rivelato l’impossibilità di applicare una tale norma: “Molte proposte del disegno di legge hanno senso. Ad esempio, le vendite online stanno diventando più regolamentate e si stanno adottando misure contro il commercio illegale di cuccioli. A questo non possiamo essere contrari” – spiega – “Tuttavia tutto ciò che viene elencato in merito alle caratteristiche patologiche risulta attualmente troppo vago e ambiguo. Tutte le razze che si discostano troppo dal lupo – che è il punto di partenza della specie – finiscono in una zona di pericolo. Anche i cocker spaniel, i bulldog e i boxer rischiano di scomparire in questo modo“.
Insomma, una spiegazione che rivela come per estinguere i bassotti, bisognerebbe colpire gran parte dei cani in circolazione. Fa da sé che l’attuazione di quanto proposto sembrerebbe essere veramente impossibile. Per avvalorare il proprio punto di vista la VDG ha deciso di far circolare una petizione che nel giro di pochi giorni ha già raggiunto 18.000 firme. A rappresentare una via di mezzo tra i due punti di vista è il Ministero tedesco dell’Agricoltura che ha assicurato per mezzo di una portavoce: “Non puntiamo affatto a far scomparire il bassotto. D’altra parte, l’allevamento della tortura deve finire. Tutto ciò che vogliamo è proteggere gli animali da sofferenze inutili. Alcuni punti di questo disegno sono ancora in discussione“.