Protesta agricoltori, interviene Zattini: “C’è uno strano effetto”

Nel corso di una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ è intervenuto il portavoce di ‘Fridays for Future’, Giacomo Zattini

Uno degli argomenti principali che interessano, in particolar modo, il nostro Paese (e non solo) non può che essere quello relativo alla protesta degli agricoltori che non hanno alcuna intenzione di accettare le ultime modifiche. Nel frattempo, però, in molti hanno notato qualcosa di decisamente strano: vale a dire una particolare “alleanza” che non poteva assolutamente passare inosservata. I trattori, a quanto pare, in merito a questa storia non sono affatto soli.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Il portavoce di ‘Fridays for future’, Giacomo Zattini (screenshot video YouTube) Cityrumors.it

Al loro fianco ci sono anche le politiche green. Questi ultimi conosciuti per essere i primi difensori delle norme per quanto riguarda la transizione ecologica. Vale a dire il movimento fondato da Greta Thunberg, “Fridays for Future“. Il portavoce italiano, Giacomo Zattini, ha parlato di queste ultime novità nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘. Proprio quest’ultimo fa sapere fa un certo effetto anche a lui questa situazione.

Protesta agricoltori, Zattini: “Non è possibile dire da domani basta gasolio”

Allo stesso tempo Zattini invita tutti alla calma visto che, per il portavoce, bisogna entrare nella migliore maniera possibile nella questione. Ci ha tenuto a precisare che non esiste alcun tipo di transizione ecologica che non vede come protagonisti i lavoratori. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Questo processo di cambiamento epocale va governato. Il che non vuol dire che non ci possa e non ci debba essere conflitto sociale. Sarebbe bello dire: da domani basta gasolio, ma non è possibile“.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Il portavoce di ‘Fridays for future’, Giacomo Zattini (screenshot video YouTube) Cityrumors.it

Alla domanda se difendesse, o meno, il pensiero e le istanze del leader della Lega, Matteo Salvini, ha subito precisato: “Assolutamente no. Lui non è affatto accanto a noi“. Precisando che il vicepremier non vuole modificare il modello di produzione attuale. Tanto è vero che gli ha puntato anche il dito contro accusandolo di farsi portavoce degli interessi dei grandi gruppi, quelli che vanno dall’agricoltura fino ad arrivare all’allevamento.

Sempre su Salvini afferma che dovrebbe smetterla di effettuare del terrorismo piscologico solamente per poter ricevere qualche voto in più. In particolar modo su argomenti importanti come le bugie sul populismo, carne sintetica e farina di insetti. In conclusione afferma: “Se c’è un leader? Io vedo un “liberi tutti”. A guidare questa protesta non ci sono le grandi sigle confederali, che si sono accodate ai trattori“.

 

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