Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto alla proposta di tregua avanzata dagli Stati Uniti e dall’Ucraina.
Durante una conferenza stampa congiunta con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, Putin ha delineato diverse questioni tecnico-militari che ostacolano un immediato cessate il fuoco. Ha sottolineato che la Russia intende negoziare basandosi sulla situazione sul campo, attualmente favorevole alle forze russe.

In particolare, ha evidenziato l’accerchiamento delle forze ucraine nella regione russa di Kursk, suggerendo che l’Ucraina potrebbe utilizzare la tregua per rifornirsi di armi o rafforzare le proprie truppe.
Putin: dubbi sulla gestione del cessate il fuoco e sulle prospettive della tregua
Putin ha espresso preoccupazioni riguardo alla gestione pratica di un cessate il fuoco lungo una linea di contatto di 2.000 chilometri, mettendo in discussione come verrebbero trattate le forze ucraine accerchiate nel Kursk e come si garantirebbe il rispetto del cessate il fuoco su un fronte così esteso.

La Russia sembra utilizzare la proposta di tregua per guadagnare tempo e consolidare le proprie posizioni sul campo. Così facendo, si potrà cercare di negoziare da una posizione di forza. La situazione rimane complessa, con la necessità di ulteriori negoziati per raggiungere una pace stabile e duratura nella regione.